La Spagna abbassa i limiti di velocità
Non per la sicurezza stradale, ma per l'aumento del costo del petrolio seguito alle rivolte nordafricane
Il governo spagnolo ha deciso di abbassare i limiti di velocità in autostrada a causa dell’aumento del prezzo del petrolio seguito alle recenti proteste in molti paesi del Medio Oriente e del Nordafrica. Il limite sarà abbassato da 120 chilometri orari a 110 chilometri orari. Il vice primo ministro Alfredo Pérez Rubalcaba ha detto che si tratta di una decisione che «non ha niente a che fare con la sicurezza stradale» e che «l’obiettivo è il risparmio energetico». Ha specificato che il paese non corre il rischio di restare a secco, e che l’unico obiettivo è contenere le spese. Ha rassicurato i cittadini dicendo che l’impennata del prezzo del petrolio «non influirà sulla ripresa dalla crisi economica», ma li ha avvisati che probabilmente le bollette nel prossimo futuro saranno un po’ più alte.
La misura verrà approvata la prossima settimana ed entrerà in vigore a partire dal 7 marzo. Secondo il governo, il provvedimento permetterà di ridurre i consumi di benzina del 15 per cento e quelli di diesel dell’11 per cento. La Spagna aveva adottato una simile misura una volta sola, in occasione della crisi energetica del 1973. Il governo impose un limite di velocità di 120 chilometri all’ora nelle autostrade e obbligò i neopatentati a non superare il limite degli ottanta chilometri orari. Prima di allora non era mai stato imposto alcun limite di velocità.