Un deputato PD dice che hanno tentato di “comprarlo”
Gino Bucchino, eletto all'estero, a differenza di altri casi fa nomi e cifre
L’accusa è circostanziata: l’offerta, da parte della maggioranza, della rielezione e di una somma di denaro, come contributo per le spese elettorali, in cambio di un passaggio ai Responsabili. A denunciare il presunto tentativo di compravendita parlamentare, chiamando in causa Denis Verdini e un anonimo «mediatore» di Rifondazione socialista, è Gino Bucchino, deputato del Pd eletto in Canada dagli italiani all’estero. In una conferenza stampa, Bucchino racconta di essere stato contattato tre settimane fa da un mediatore e di averlo incontrato a Piazza San Silvestro. «”Ciao Gino, ho un progetto importante di cui parlarti…”. Il fatto che mi desse del tu – spiega il deputato del Pd – mi ha spiazzato. Ho pensato magari lo conoscerò e così ho accettato di incontrarlo il giorno dopo». «La persona che mi ha contattato – ci tiene a precisare il parlamentare – mi ha detto di essere di Rifondazione socialista e di aver parlato fino a poco prima con Denis Verdini e che dunque per il mio passaggio nelle file della maggioranza era tutto a posto. Mi hanno offerto di ricandidarmi per la prossima legislatura e mi hanno promesso 150 mila euro a titolo di rimborso delle spese elettorali che avrei dovuto sostenere…».
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