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  • Giovedì 24 febbraio 2011

Cambiare bandiera

Una rassegna di altri paesi che, come i rivoltosi libici, ne hanno scelte di nuove in momenti storici

In questi giorni i ribelli in Libia hanno rispolverato la vecchia bandiera usata durante la monarchia, prima del golpe militare del 1969 che portò al potere di Gheddafi, per farne il simbolo della ribellione alla dittatura. Se le rivolte dovessero portare alla deposizione di Gheddafi, come accaduto in Tunisia e in Egitto, è probabile che il nuovo governo decida di cambiare la bandiera ed è possibile che scelga di tornare alla bandiera precedente all’inizio della dittatura. D’altra parte, a fronte di cambiamenti politici così improvvisi e radicali, il cambio di bandiera da parte di un paese è un fatto piuttosto comune.

Iraq
La nuova bandiera dell’Iraq è stata adottata dal parlamento iracheno nel gennaio 2008. Doveva essere una soluzione provvisoria e restare in vigore solo per un anno, ma siamo nel 2011 e ancora non è stata trovata una bandiera definitiva. Durante la dittatura, Saddam aveva usate tre bandiere diverse. L’ultima è del 1991 e riporta la scritta “Allah Akbar” – che significa “Dio è grande” – nella grafia dello stesso Saddam. Il motto è presente anche nell’attuale bandiera irachena.

Birmania
La nuova bandiera è stata adottata nell’ottobre del 2010 in occasione delle elezioni del mese successivo. Il regime aveva deciso di modificare la bandiera nel 2008 insieme ad altre riforme istituzionali che prevedevano un nuovo inno nazionale e un nuovo nome per il paese: non si sarebbe chiamato più Birmania ma Myanmar. La nuova bandiera è costituita da tre strisce orizzontali: una gialla – che indica la solidarietà- una verde – che simboleggia la pace- e una rossa – a indicare il coraggio del popolo birmano. La stella bianca al centro simboleggia l’unità del paese. Al momento di introdurla, il regime ordinò di bruciare tutte le vecchie bandiere in circolazione, che erano state usate durante le Repubblica socialista birmana – dal 1974 al 1988 – e durante i primi vent’anni della dittatura. Queste presentano un quadrato blu in un campo rosso; all’interno del quadrato blu c’è una stella bianca – che simboleggia l’unità del paese – sormontata da sei stelle bianche più piccole che indicano i principali gruppi etnici del paese.

Sud Sudan
Il Sud Sudan non esiste ancora ma ha già una bandiera, adottata nel 2005 al termine della guerra civile. È la bandiera che era stata usata dall’esercito sudanese di liberazione popolare, richiama quella del Kenya con l’aggiunta di un triangolo blu e una stella d’oro. Il nero rappresenta il popolo del Sud Sudan, il bianco la pace, il rosso evoca il sangue sparso per la libertà, il verde la terra, e il blu l’acqua del Nilo. La stella d’oro sarebbe la stella di Betlemme e indica l’unità del Sud Sudan. Prima del 2005, il Sud Sudan utilizzava la bandiera nazionale del Sudan.

Sudafrica
L’attuale bandiera è stata adottata il 27 aprile 1994, il giorno delle prime elezioni dopo la fine dell’apartheid, oggi festa nazionale. Il desiderio di dare al paese una nuova bandiera nazionale si era diffuso fin dalla liberazione di Nelson Mandela, nel 1990. Da quel momento sono stati organizzati diversi concorsi nazionali per scegliere la nuova bandiera ma nessun disegno venne scelto: alla fine il compito di disegnarla venne affidato all’araldo di stato, Frederick Brownell. La vecchia bandiera del paese riprende quella olandese e presenta all’interno la bandiera del Regno Unito – a simboleggiare il dominio inglese nel paese – e qeulle dello stato libero dell’Orange e della provincia del Transvaal – che ricordano la dominazione boera.


Russia
La bandiera russa è piuttosto antica: veniva usata nell’Ottocento dai mercanti russi e dai mercantili di guerra e divenne ufficiale nel 1896. Continuò a essere usata fino alla rivoluzione di ottobre, quando venne sostituita semplicemente da una bandiera rossa. La bandiera che potete vedere qui a sinistra è quella della Repubblica Socialista Sovietica Federata Russa: rispetto alla bandiera sovietica presenta una striscia laterale azzurra.  L’antica bandiera russa venne ripresa soltanto dopo la caduta dell’Unione sovietica ed è tornata a essere ufficialmente la bandiera nazionale nel 2000.

Kosovo
E’ stata usata per la prima volta dopo la dichiarazione di indipendenza dalla Serbia il 17 febbraio 2008. È il risultato di un concorso internazionale organizzato congiuntamente dalle Nazioni Unite e dal Kosovo: furono inviate almeno quattromila proposte. La bandiera raffigura lo stato del Kosovo circondato da sei stelle che simboleggiano i maggiori gruppi etnici del paese. Prima dell’indipendenza il Kosovo si trovava sotto l’amministrazione delle Nazioni Unite e usava la bandiera dell’Onu in ricorrenze ufficiali.

Afghanistan
La nuova bandiera dell’Afghanistan è stata adottata nel 2004 con la costituzione della Repubblica islamica e richiama quella in uso durante la monarchia tra il 1930 e il 1973. Al centro della bandiera è riprodotta una Moschea con il miharb – la nicchia dove si prega – rivolta verso La Mecca. L’Afghanistan è il paese al mondo che ha cambiato più volte bandiera nel corso del XX secolo.

Iran
È in uso dal 29 luglio 1980 in seguito alla Rivoluzione islamica e alla deposizione dello Scià. Il disegno al centro è una forma simmetrica della parola Allah e di parti sovrapposte della frase “non c’è altro dio al di fuori di Allah”, che formano un monogramma a forma di tulipano. Questo disegno geometrico sostituisce il leone d’oro simbolo della dinastia persiana Qajar risalente al XVIII secolo.

India
La bandiera indiana è stata adottata nel 1947 in seguito alla proclamazione d’indipendenza dall’Impero britannico.  Si basa sul disegno della bandiera del Partito del congresso, il più vecchio e grande partito indiano. La differenza tra le due bandiere consiste principalmente nel simbolo al centro: nella versione orginale si tratta del chakra, la ruota usata per la filatura che simboleggiava il movimento di indipendenza indiano. In quella attualmente in uso è raffigurato il “chakra di Ashoka”, una ruota scolpita su un capitello del III secolo dopo Cristo, che simboleggia la giustizia. Per legge, la bandiera deve essere fatta in khadi, il tessuto col quale erano fatti gli abiti che indossava il Mahatma Gandhi, e può essere fabbricata solo dalle aziende autorizzate dal governo (una sola, dal 2009). Soltanto dal 2002 i privati cittadini possono utilizzarla al di fuori delle feste nazionali. La vecchia bandiera indiana venne adottata dal 1858 al 1947, e rimanda esplicitamente all’Impero Britannico – di cui l’India faceva parte: in uno sfondo blu si trovano insieme la bandiera del Regno Unito – la cosiddetta Union Jack – e l’insegna dell’ordine della Stella dell’India, creato dall’Imperatrice Vittoria per premiare i sudditi più meritevoli della colonia indiana.