La settimana che ci aspetta
Nei prossimi tre giorni il centrodestra passerà all'attacco su giustizia, intercettazioni e processi del PresdelCons
Rinfrancato dal ritorno nel centrodestra di molti senatori e deputati che se n’erano allontanati nel corso dell’anno passato, il governo sta tentando di rimettere in piedi un’attività legislativa degna di questo nome, dopo mesi di completo immobilismo. Ma è un’attività legislativa tutt’altro che indipendente dalle vicende giudiziarie del premier, e che anzi è volta a mettere in pratica quella “offensiva sulla giustizia” di cui si discute da qualche settimana. A questa si affianca l’attivismo del gruppo del PdL alla Camera per rallentare il procedimento a carico del premier. Oggi Liana Milella su Repubblica fa il punto della situazione e spiega come i prossimi tre giorni saranno fondamentali per l’evoluzione di tutte queste vicende. La cosiddetta settimana-di-fuoco, diciamo.
Domani, lunedì 21 febbraio, il capogruppo del PdL nella Giunta delle autorizzazioni, Maurizio Paniz, consegnerà al presidente della giunta Castagnetti la lettera con cui annuncia la proposta di sollevare un conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale. Il centrodestra, che in commissione ha la maggioranza, contesta alla procura di Milano di avere deciso sulla non ministerialità dei reati contestati a Berlusconi e di avere violato l’autonomia della Camera perché, non avvisandola della richiesta di rito immediato, non le ha permesso di sollevare subito il conflitto.
Martedì 22 febbraio c’è la conferenza dei capigruppo, sempre alla Camera. Il capogruppo del PdL Cicchitto chiedrà di calendarizzare il disegno di legge sul processo breve per l’inizio di marzo. Il testo sul processo breve, tra l’altro, dovrebbe includere una “prescrizione breve” per gli incensurati, come è Silvio Berlusconi, che di fatto ucciderebbe due dei suoi quattro processi: quello Mills e quello Mediaset. Subito dopo si passerà alla legge sulle intercettazioni, che è stata già approvata dal Senato: dovesse passare in questa forma anche alla Camera, sarebbe approvata entro aprile.
Mercoledì 23 febbraio il capogruppo del PdL nella commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, chiederà che si passi subito alla discussione degli emendamenti sul processo breve. In serata si riunisce la consulta del PdL sulla giustizia, presieduta da Ghedini, e stabilirà il da farsi con la questione della legge sulle intercettazioni e quella costituzionale sull’immunità per le alte cariche dello stato – il cosiddetto “lodo Alfano costituzionale”.
foto: Mauro Scrobogna / LaPresse