I senatori latitanti del Wisconsin
Per un voto a cui i democratici vogliono sottrarsi il governatore ha chiesto l'intervento della polizia
È in corso una battaglia politica nel Wisconsin su una legge che prevede tagli sui dipendenti pubblici, ma in cui c’è una curiosa implicazione legata al funzionamento del parlamento dello stato. La racconta Maurizio Molinari sulla Stampa.
La polizia di Madison insegue i senatori democratici, il governatore del Wisconsin teme si siano rifugiati in Illinois e ne chiede la restituzione mentre la Casa Bianca da Washington suggerisce ai manifestanti le mosse per bloccare le leggi antisindacali e la protesta si estende al confinante Ohio: è il Midwest ad essere teatro di uno scontro politico che sulla stampa locale evoca le proteste svoltesi a piazza Tahrir contro Hosni Mubarak.
L’ordine di «trovare i democratici scomparsi ad ogni costo» è stato impartito dal governatore del Wisconsin, il repubblicano Scott Walker, allo sceriffo di Madison quando ieri mattina i 14 senatori dell’opposizione hanno disertato in blocco l’aula del Capitol dove era in programma il voto sulla legge che limita drasticamente i contratti collettivi per i dipendenti pubblici al fine di ridurre di 300 milioni in 24 mesi un deficit di bilancio arrivato a toccare 9,6 miliardi di dollari. I repubblicani al Senato sono in maggioranza – 19 su 33 – ma per un seggio non hanno il quorum necessario per votare in aula. La decisione dei democratici di disertare la seduta è stata la mossa escogitata da Mark Miller, leader della minoranza, per bloccare una legge considerata «antisindacale» dagli oltre 30 mila manifestanti che da tre giorni assediano il Capitol con sit-in e sfilate. Ma per il governatore «la legge è la legge» e dunque la polizia ha diritto di «trovare i senatori e accompagnarli al voto» pur «evitando il formale arresto» se il fine è garantire il «numero legale per far operare il Capitol».
L’accusa nei confronti dei fuggiaschi è di «comportarsi in maniera vergognosa» con il risultato di «impedire al Congresso del Wisconsin di operare», paralizzando il governo locale. Una pattuglia della polizia si è così recata a casa di Miller ma senza trovarlo. Da qui il sospetto, lanciato dal leader della maggioranza al Senato Scott Fitzgerald, che «sia andato a rifugiarsi in Illinois assieme al resto dei suoi compagni di partito». Ospitare dei «senatori disertori», come li definiscono gli attivisti repubblicani, significa «incrinare i rapporti fra Stati» e così Scott Walker ha chiamato il governatore dell’Illinois Pat Quinn, facendogli presente che «sebbene tu sia un democratico» alla guida dello Stato dove risiede Barack Obama «i nostri senatori devono tornare».
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