La Formula 1 e il Bahrein

Tutti i guai della stagione che va a incominciare raccontati da Repubblica

Oggi Marco Mensurati racconta su Repubblica dei molti problemi della vigilia della stagione della Formula 1, a cominciare da quelli che riguardano il primo Gran Premio in programma.

Carri armati in pista e colpi di mitra sotto gli hotel di lusso. Comincia male la stagione di Formula 1. Messa in stato d’assedio dall’escalation della protesta sciita in Bahrein. Una condizione che ha però anche un forte valore simbolico: manca meno di un mese al via delle corse e il paddock è circondato da un’inattesa mistura di paure, scandali, incertezze e inquietudini.

I CARRI ARMATI
L’aspetto più preoccupante al momento è quello legato all’eventualità che la prima gara venga cancellata. Ieri gli organizzatori hanno annullato la Gp2 prevista per questo week end. Troppo pericoloso. «La situazione è in continua evoluzione», racconta da Manama Sabina Rosa del team Trident mentre viene scortata dai militari in aeroporto. Nella notte squadre e piloti hanno sentito colpi di mitra e hanno visto i carri armati nei pressi della pista. «Quello che potrà accadere di qui a un mese quando arriverà la F1 è imprevedibile. Per domani (oggi, ndr) è prevista la più grande protesta popolare nella storia della nazione, molto dipenderà da cosa succede in piazza». La paura di Fia (la Federazione di Jean Todt) e Fom (la società di Ecclestone) è che la maggioranza sciita consideri la F1 un’occasione d’oro per rovesciare il governo della minoranza sunnita. Il presidente dell’associazione del Bahrein per i diritti umani Nabel Rajaab trema: «Quel week end il paese sarà pieno di giornalisti, gli occhi saranno puntati qui e il governo potrebbe decidere di reagire alle proteste in maniera molto stupida…». Jean Todt, cui spetta l’ultima parola, cerca di restare calmo: «Aspetteremo l’ultimo momento». Gli organizzatori insistono che tutto sarà a posto già per i test previsti per inizio marzo. Ma anche Bernie Eccelstone preferisce la prudenza. «Decideremo la prossima settimana».

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