Le partite di ieri in Champions League
L'Arsenal ha fatto una cosa non semplicissima: vincere in rimonta contro il Barcellona
Seconda giornata di ottavi di finale più divertente della prima, soprattutto per via della partita di Londra tra Arsenal e Barcellona. Prima però una parentesi sui recuperi della Serie A, già che ci siamo. L’Inter ha battuto la Fiorentina due a uno: è andata in vantaggio grazie a un autogol del giovane Camporese, è stata raggiunta da Pasqual (che ha fatto gol con un cross) ed è tornata definitivamente in vantaggio con Pazzini. Ora l’Inter ha recuperato tutte le gare che aveva perso a causa del mondiale per club: il distacco dal Milan è di cinque punti. Buona comunque la Fiorentina, che rispetto a due o tre mesi fa è una squadra trasformata. Nell’altra partita, il Genoa ha battuto la Sampdoria con un gran gol di Rafinha. Ora la Champions.
Roma – Shakthar Donetsk 2-3
Lo Shakhtar non giocava da due mesi, per via della sosta invernale del campionato ucraino; la Roma veniva da un periodo complicato pieno di sconfitte. Ne è venuta fuori una partita sbilenca, giocata bene dalla Roma fino al gol del vantaggio, siglato da Perrotta, e poi buttata al vento con una prestazione disastrosa (sebbene Ranieri dica che la sua squadra ha giocato “molto bene”). Lo Shakthar infatti pareggia dopo venti secondi e nel giro di un quarto d’ora segna altri due gol, tutti frutto di gravi errori della difesa romanista. Nella ripresa lo Shakthar mostra la sua condizione fisica deficitaria ma la Roma non riesce a combinare nulla: il gol del 2-3 si deve a un’iniziativa personale di Menez, unico giocatore a sollevarsi dalla mediocrità. Prendere tre gol in trasferta equivale a essere eliminati, di solito: e questa Roma non sembra essere in grado di fare miracoli.
Arsenal – Barcellona 1-2
Bella partita. Il Barcellona gioca bene e va meritatamente in vantaggio con David Villa. Nel secondo tempo, però, Guardiola decide di difendere il risultato, sostituendo l’autore del gol con Keita. Wenger invece fa uscire Song e mette dentro Arshavin. L’ingresso del russo cambia la partita: prima serve un bel pallone a Van Persie, che segna il gol del pareggio approfittando di un grave errore di Victor Valdes, che lascia scoperto il suo palo; poi mette dentro di piatto destro un assist d’oro servito da Nasri, in contropiede. Due a uno (qui l’analisi tattica di Zonal Marking). Niente è compromesso per gli spagnoli: al Barcellona basta vincere uno a zero al Camp Nou, oppure con due gol di scarto. L’anno scorso le due squadre si incontrarono nei quarti di finale: l’Arsenal riuscì a pareggiare due a due in casa ma in Spagna, dopo essere addirittura andato in vantaggio, affondò a causa dei quattro gol di Messi.
foto: Jasper Juinen/Getty Images