Il Giappone sospende la caccia alle balene
Le baleniere si sono fermate per ragioni di sicurezza dopo gli ultimi attacchi degli ambientalisti e potrebbero terminare in anticipo le operazioni
I cacciatori di balene giapponesi hanno sospeso le loro battute di caccia nell’Antartico in seguito ad alcune azioni dimostrative degli ambientalisti. I responsabili delle operazioni in mare starebbero valutando la possibilità di terminare prima del solito la caccia per evitare scontri o mettere a rischio la loro sicurezza e quella degli attivisti. Le azioni di disturbo sono state organizzate dalla Sea Sheperd Conservation Society, una associazione senza scopo di lucro statunitense che da oltre trent’anni si batte per la preservazione degli ecosistemi marini.
«La nave Nisshin Maru, che ha subito alcune iniziative di disturbo da parte della Sea Sheperd, ha sospeso le proprie attività il 10 febbraio per ragioni di sicurezza. Ora stiamo analizzando la situazione, e stiamo anche valutando la possibilità di finire prima la missione, anche se nulla è stato ancora deciso» ha spiegato alla AFP Tatsuya Nakaoku, uno dei funzionari addetti alla gestione della pesca delle balene. Solitamente la caccia termina verso metà marzo, ma fonti governative avrebbero confermato le intenzioni delle autorità giapponesi di richiamare prima del tempo la flotta.
La decisione non è stata ancora assunta e per il governo si tratta di una scelta difficile. Ritirare prima del solito le navi significherebbe preservare l’incolumità di chi lavora a bordo, ma al tempo stesso significherebbe darla vinta agli ambientalisti, che avrebbero poi minori difficoltà nel portare a termine altre azioni di contrasto in futuro.
Sfruttando un cavillo nella moratoria del 1986 sulla caccia alle balene, che consente di cacciare questi animali solo per ragioni scientifiche, il Giappone uccide ogni anno diverse centinaia di esemplari. Le autorità giapponesi dicono di difendere una tradizione secolare che fa parte degli usi e della cultura della nazione, una pratica che sarebbe difficile abbandonare.
Secondo le organizzazioni ambientaliste e alcuni paesi molto attivi sull’argomento, come l’Australia e la Nuova Zelanda, la caccia alle balene è una operazione del tutto crudele e fuori tempo. Per questo motivo ogni anno si registrano azioni di disturbo da parte degli attivisti, che cercano di impedire alle baleniere giapponesi di portare a termine le loro battute di caccia.