Come cambia una cometa

Le straordinarie foto della NASA di Tempel 1 prima e dopo il suo passaggio vicino al Sole

La NASA ha da poco pubblicato le prime di una nuova serie di immagini della cometa Tempel 1 scattate da Stardust, la sonda spaziale lancia dall’ente spaziale statunitense nel febbraio del 1999 per studiare i frammenti rilasciati dalla coda di un’altra cometa,  Wild 2. Le fotografie scattate grazie al nuovo incontro ravvicinato consentiranno ai ricercatori di studiare l’evoluzione della conformazione della cometa, già fotografata in passato da un’altra missione spaziale.

Terminata la missione principale, dal luglio del 2007 la sonda è impiegata per la New Exploration of Tempel 1 (NExT), che consentirà ai ricercatori di studiare i cambiamenti subiti dalla cometa in seguito al suo passaggio ravvicinato al Sole. Tempel 1 è lunga circa 7,6 chilometri per 4,9 chilometri e si trova a circa 336 milioni di chilometri dalla Terra.

Il fly-by di Tempel 1, over il volo ravvicinato della sonda alla cometa a una distanza di 178 chilometri, è avvenuto il 14 febbraio e ha consentito di scattare una nuova serie di fotografie, utili per confrontare la conformazione del corpo celeste rispetto al 2005 quando fu osservato per la prima volta dalla NASA. Il passaggio ravvicinato al Sole è avvenuto tra le due visite dell’ente spaziale.

L’immagine qui sopra mostra i cambiamenti della superficie di Tempel 1. La porzione di terreno che appare liscia si trova a un’altitudine maggiore rispetto alla superficie frastagliata circostante e la linea bianca, visibile nell’immagine in alto del 2005, è il margine di un precipizio. La fotografia sotto è invece del 14 febbraio e mostra come il passaggio in prossimità del Sole abbia portato a una sensibile erosione del terreno. Parte della superficie della cometa è evaporata portando a un abbassamento del ciglio del precipizio di almeno una ventina di metri, dice la NASA.


La foto qui sotto mostra, invece, una porzione di Tempel 1 che fino a ora non era stata ripresa con una simile ricchezza di dettagli. Nell’immagine sono visibili tre differenti elevazioni, distinguibili dai pendii che scendono progressivamente dall’alto verso destra al basso verso sinistra. Il pendio più ampio ha una estensione di circa due chilometri. La foto mostra per il 90% porzioni di territorio non ancora rilevate dalla NASA.

L’ente spaziale statunitense ha anche diffuso una foto che mostra il confronto tra una foto scattata nel 2005 (a sinistra), dopo il lancio di un proiettile impattatore da parte della sonda Deep Impact, e le immagini registrate in questi giorni da Stardust (a destra). L’impatto causò la formazione di un cratere largo 150 metri che si è modificato negli ultimi sei anni in seguito all’erosione.

L’analisi delle fotografie e dei dati raccolti da Stardust aiuterà i ricercatori a comprendere meglio le proprietà delle comete e gli effetti del Sole sulla loro conformazione. Da quanto è stata lanciata, la sonda Stardust ha viaggiato per oltre 5,6 miliardi di chilometri e continuerà a tenere a bada Tempel 1 da distanza ancora per qualche tempo, prima di essere messa definitivamente in pensione.

foto di: NASA/JPL-Caltech/Cornell