Un altro manifestante ucciso in Bahrein
Un altro manifestante è stato ucciso dalla polizia in Bahrein durante la cerimonia di un funerale
Un uomo di trentuno anni è stato ucciso dalla polizia in Bahrein questa mattina a Manama durante il funerale di un manifestante che era a sua volta stato ucciso negli scontri di ieri. «Le persone stavano camminando verso il cimitero, quando è arrivata la polizia e ha iniziato a sparare», ha detto ad Al Jazeera il responsabile delle relazioni esterne del Bahrain Centre for Human Rights, Maryam Alkhawaja.
Migliaia di persone ieri hanno protestato contro il governo in alcuni paesi poco distanti dalla capitale Manama. La polizia ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per respingere i manifestanti, ma secondo varie testimonianze alcuni agenti hanno sparato i lacrimogeni ad altezza d’uomo, ferendo almeno venticinque persone e uccidendo un giovane di ventuno anni, Ali Abdulhadi Mushaima.
Il Bahrein è governato da una monarchia di religione sunnita, ma il 70 per cento della popolazione è sciita. Il re ha annunciato un provvedimento che prevede la distribuzione di quasi tremila dollari in contanti per ogni famiglia, nel tentativo di placare le proteste. I manifestanti finora non hanno chiesto la fine della monarchia ma riforme politiche e il trasferimento di maggiori poteri al Parlamento. Il ministro degli Interni ha espresso le sue condoglianze per quanto successo ieri e annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla morte del manifestante. Ma il corrispondente di Al Jazeera da Manama dice che la polizia continua a intervenire con molta violenza sulla folla, sparando proiettili di gomma a distanza molto ravvicinata.