«Sono stato villano»
Giuliano Ferrara risponde a Ezio Mauro che gli aveva risposto ieri
Oggi prosegue sul Foglio la discussione tra Giuliano Ferrara ed Ezio Mauro sui tempi che corrono in Italia, sul preteso moralismo o bacchettonismo di sinistra, e sull’antiazionismo del direttore del Foglio, che ammette gli eccessi verbali ma rincara la dose sostanziale.
Rispondo a Ezio Mauro, direttore di Repubblica,uno che purtroppo crede in quel che scrive, anche quando obliquamente cita Gobetti per descrivermi e descriverci (il Foglio) parte di un’adunata di “servi zelanti”. Mi accusa di avere insultato Gustavo Zagrebelsky, bardo dell’azionismo torinese in campagna militante e militare contro Berlusconi, con espressioni “di tipo addirittura fisico, antropologico”. In effetti sono stato sgarbato, aggressivo, emozionale; lo sono stato perché quello di lunedì era un breve testo ritorsivo, nasceva da quanto avevo visto su Repubblica tv, dal fremito di orrore che mi aveva attraversato quando mi era sembrato di capire che una minoranza etica di intransigenti e puritani vuole guidare l’Italia e ripulirla addirittura, progetto tipicamente reazionario e autoritario nella sua natura ideologica, avvalendosi non del voto popolare ma di un’idea e di una pratica totalitarie del diritto (“tutto per tutti” è il loro slogan).
(continua a leggere sulla rassegna stampa del comune di Roma)