Le prossime tappe dell’inchiesta su Berlusconi
Oggi i pm presentano la richiesta di rito immediato: quali sono le date da tenere d'occhio da adesso in poi
Oggi i pm della procura di Milano depositeranno gli atti a carico del presidente del Consiglio presso l’ufficio del giudice per le indagini preliminari, Cristina Di Censo. A questo scopo, ieri avevano stralciato la sua posizione dal cosiddetto “provvedimento madre”, cioè quello che coinvolge le indagini per induzione alla prostituzione nei confronti di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora. Silvio Berlusconi è accusato di concussione e prostituzione minorile.
Il gip concede il rito immediato se negli atti riconosce una “prova evidente” del reato, tale da rendere superfluo il passaggio per un’udienza preliminare. Il codice prevede che il gip consegni il suo parere in cinque giorni, ma è un limite di tempo che può essere prorogato. Se Cristina Di Censo dovesse accogliere la richiesta, le due sezioni del tribunale di Milano competenti per i due reati dovranno comunicare qual è la prima data disponibile per dare inizio al processo, probabilmente tra aprile e maggio. Contestualmente, tutti gli atti dell’inchiesta sarebbero messi a disposizione della difesa del premier. Se invece Cristina Di Censo dovesse respingere la richiesta, non rinvenendo quindi negli atti alcuna “prova evidente” del reato, il fascicolo su Berlusconi tornerebbe ai pubblici ministeri, che sarebbero obbligati a seguire la strada ordinaria e l’udienza preliminare.
C’è un’altra importante strettoia: oltre a cercare una “prova evidente”, il giudice per le indagini preliminari ha il diritto di eccepire riguardo la competenza dei reati. La questione è aperta sia dal punto di vista della competenza funzionale, che Berlusconi sostiene sia del tribunale dei ministri, sia di di quella territoriale, che Berlusconi sostiene sia Monza (ma è Milano finché il reato commesso ad Arcore si allaccia a quello di concussione).
Questo riguardo l’inchiesta relativa al cosiddetto caso Ruby. Poi ci sono gli altri processi a carico di Berlusconi, che stanno per ricominciare a seguito del parziale rigetto del legittimo impedimento da parte della Corte Costituzionale. Il 28 febbraio riprende il cosiddetto processo Mediaset, sul presunto uso di fondi neri nei diritti cinematografici. Il 5 marzo riprende a Roma l’udienza preliminare del processo Mediatrade, nel quale Berlusconi è accusato di frode fiscale e appropriazione indebita. L’11 marzo riprende il processo sulla presunta corruzione dell’avvocato Mills. Poi c’è anche l’attivismo del centrodestra, in materia di giustizia: il 15 febbraio alla Camera riprende la discussione sul processo breve.
foto: AP Photo/Gregorio Borgia