In Cina non c’è abbastanza acqua
Acune regioni saranno travolte dalla peggiore siccità degli ultimi duecento anni
La FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura – ha avvertito oggi che la siccità sta mettendo a rischio gran parte della produzione di grano in Cina, il più grande produttore di grano al mondo. Le agenzie di stato cinesi avevano già avvisato ieri che alcune regioni saranno travolte dalla peggiore siccità degli ultimi duecento anni a meno che entro la fine di febbraio non arrivino piogge torrenziali.
Il prezzo del grano è già aumentato nelle ultime settimane e potrebbe continuare a salire se la Cina, che per decenni è stata autosufficiente per la produzione di grano, dovesse essere costretta a importarne grosse quantità. L’aumento del prezzo del grano, e del conseguente prezzo del pane, è stato citato spesso nelle ultime settimane come uno dei motivi che hanno contribuito all’aumentare delle proteste in Egitto e negli altri paesi arabi.
L’industria del grano in Cina è in pratica totalmente autosufficiente dal resto del mondo. Nel 2009, secondo i dati della FAO, ha prodotto circa il doppio del raccolto prodotto dagli Stati Uniti e dalla Russia e oltre cinque volte quello prodotto dall’Australia. Durante una visita al borgo contadino di Xishanbei, vicino a Baoding, nella provincia dell’Hebei, una delle più colpite dalla siccità che da tre mesi devasta il nord della Cina, il presidente cinese Hu Jintao ha detto: «Dobbiamo prendere delle iniziative in tutti i settori al fine di assicurare la fornitura di capitali, di tecnologie, di attrezzature e di materiale per permettere una crescita regolare del grano durante l’inverno».
Oltre cinque milioni di ettari coltivati a grano sono stati colpiti, quasi tre milioni di persone e tre milioni capi di bestiame stanno soffrendo di carenza d’acqua potabile. Grandi città, comprese Pechino e Tianjin, e le province di Henan e dello Shandong sono tra le regioni più colpite. Nelle campagne intorno a Pechino la situazione sembra peggiore. Zhang Tiecheng, direttore aggiunto del villaggio di Nanjiao, nel distretto di Fangshan, a sud-ovest della capitale, ha detto all’agenzia di stato Xinhua che «le persone anziane non hanno mai conosciuto una tale crisi invernale per l’acqua. Un sistema di quote che limita l’acqua per ogni famiglia è stato messo in atto a novembre, perché l’acqua prelevata dai tre nuovi pozzi realizzati è riservata per berla». Prima per raggiungere la falda bisognava scavare per 200 metri in profondità ora i nuovi pozzi trovano l’acqua tra i 300 e gli 800 metri.