Le partite di ieri in Europa
Sono successe tre cose impossibili in Premier League, tra cui una rimonta da 4-0 a 4-4 in venti minuti
Delle squadre di Zeman si sono sempre sapute tre cose, alla perfezione. La prima: segnano un sacco di gol. La seconda: prendono un sacco di gol. La terza: in inverno smettono di giocare. Era così il primo Foggia, erano così la Lazio e la Roma, era così il Lecce. Fa freddo, le gambe sono contratte, i campi sono pesanti, insomma, non si riesce a giocare nell’unico modo in cui si sa giocare. Il Foggia di quest’anno non fa eccezione: ieri ha perso di nuovo, in casa contro il Barletta, era pure un derby. E non ha nemmeno segnato un gol. Se ne riparla tra un mese, a occhio e croce.
Inghilterra
Una gran giornata. Il Liverpool batte il Chelsea di Torres e arriva al sesto posto, roba che tre mesi fa sembrava impossibile. Ma sono successe altre due cose impossibili, in Premier League. Intanto il Manchester United schiacciasassi ha perso contro gli ultimi in classifica del Wolverhampton, ed era persino andato in vantaggio. Poi una delle partite più spettacolari dell’anno. Giocano Arsenal e Newcastle. Dopo tre minuti gli uomini di Wenger vincono già due a zero: in meno di mezz’ora saranno sopra di quattro gol, grazie a Walcott, Djorou e due volte Van Persie. Gestiscono, poi finiscono in dieci e negli ultimi venti minuti succede l’incredibile: un rigore di Barton, un gol di Best, un altro rigore di Barton. Poi, all’88simo, Tiote becca il tiro della vita, al volo da fuori area, e segna il quattro pari. Gli unici ad approfittare della sconfitta dello United sono quelli del Manchester City, che battono il West Bromwich con una tripletta di Tevez e condannano Di Matteo all’esonero.
Spagna
Le cose tornano alla normalità, con le vittorie contemporanee di Real Madrid e Barcellona. Ma sono due gran vittorie. I primi fanno quattro gol alla Real Sociedad, e potevano essere otto: vanno in gol Kaka, Adebayor e due volte Ronaldo. I secondi ne fanno tre all’Atletico Madrid, anzi, li fa tutti e tre Messi. Quest’anno ha segnato 24 gol in 19 partite della Liga, 40 gol in 33 partite in stagione. Ha 23 anni, lo ricordiamo, ed è il terzo marcatore di ogni tempo nella storia del Barcellona. Che quest’anno ha messo a segno sedici vittorie consecutive in campionato. Un ritmo che il Villarreal non è riuscito a tenere: ieri è crollato in casa contro il Levante.
Francia
Il Lille pareggia contro l’Auxerre – con Moussa che segna un gran gol – ma aumenta il suo vantaggio in classifica, visto che i secondi in classifica del PSG perdono contro il Rennes, che li aggancia. Lione e Bordeaux pareggiano nel posticipo, il Monaco non esiste più: ieri ha perso anche col Tolosa, rimane penultimo in classifica. Vincono anche Saint Etienne e Marsiglia (e ci mancherebbe: giocava contro l’Arles, otto punti in tutta la stagione).
Germania
Il Borussia Dortmund può pareggiare tranquillo contro lo Schalke, tanto i suoi avversari si pestano i piedi. Il Bayer Leverkusen perde uno a zero a Norimberga, il Mainz pareggia contro il Werder Brema, solo l’Hannover vince contro il Wolfsburg e si avvicina un po’. Terrificante il Bayern Monaco: va in vantaggio di due gol col Colonia e se li fa rimontare in venti minuti, finendo per perdere tre a due.
Italia
Milan e Lazio continuano a perdere punti come non si dovrebbe fare, se si vuole vincere lo scudetto. Quindi ne approfitta il Napoli, che ultimamente riesce a non perdere la concentrazione quando gioca con le piccole squadre, e l’Inter, che batte la Roma in una partita spettacolare: finisce 5 a 3 ma entrambi i portieri hanno fatto cose dell’altro mondo. Amauri, parliamone: quando stava alla Juve non segnava nemmeno se si chiedeva ai difensori avversari di fargli spazio, ieri ha messo dentro una rovesciata fenomenale. Sia l’Udinese che la Samp sono due conferme a modo loro. La Juventus ritrova i gol e anche la vittoria. Il Bologna è dodicesimo, con tre punti di penalizzazione: dodicesimo.
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foto: GRAHAM STUART/AFP/Getty Images