È cominciato il World Social Forum, in Senegal
Esiste ancora, sebbene vada meno di moda: ieri c'era Morales, oggi Lula
Ieri a Dakar, in Senegal, è cominciato il World Social Forum, appuntamento che nei primi anni del nuovo millennio attirava grandi attenzioni e curiosità – e frotte di visite di politici, anche italiani – e da qualche tempo è tornato ad avere un ruolo mediatico più nascosto e discreto, complice la corposa perdita di intensità dei movimenti e delle idee cosiddette “no global” (che non sono sparite, certo: ma sono diventate cose più sfaccettate).
Il motto è sempre lo stesso — “un altro mondo è possibile” — e quello non ha certamente perso attualità, come testimoniano le rivolte esplose nelle ultime settimane in nord Africa e nel mono arabo. Per questo gli organizzatori del forum aspirano a mettersi in sintonia con quei movimenti: “Questo forum arriva in un momento di grandi cambiamenti e sta a noi cambiare il mondo”, ha detto Taoufik Abdallah, coordinatore per l’Africa.
Quella che si è aperta ieri è l’undicesima edizione del forum. I lavori sono stati aperti dal presidente boliviano Evo Morales, eroe dei movimenti anticapitalisti e primo presidente boliviano appartenente alla maggioranza indigena. Oggi è prevista la partecipazione dell’ex presidente brasiliano Lula. Ai lavori partecipa anche Martine Aubry, segretaria del partito socialista francese.
foto: SEYLLOU/AFP/Getty Images