Prigioniera in piazza Tahrir
Era rimasta prigioniera del suo appartamento a piazza Tahrir durante le proteste contro Mubarak
Tra le tante storie che sono arrivate dal Cairo negli ultimi giorni, ce n’è una che ha a che fare con un’anziana signora americana che si è ritrovata casualmente prigioniera delle proteste di piazza Tahrir.
Mary Thornberry, 76 anni, è un’infermiera in pensione che quindici anni fa si era trasferita al Cairo per assecondare la sua passione per l’Egitto. Da quando le proteste a piazza Tahrir hanno iniziato ad aumentare, il suo palazzo è stato occupato dai manifestanti come rifugio durante la notte e il suo tetto usato per lanciare oggetti di ogni tipo.
La signora Thornberry aveva chiesto aiuto all’ambasciata americana al Cairo, ma le avevano risposto che doveva raggiungere da sola l’aeroporto per tornare negli Stati Uniti. Suo figlio allora ha cercato di portare il suo caso all’attenzione della stampa e ha raccontato quello che stava succedendo a sua madre in un’intervista con la NBC. La madre lo aveva rassicurato che aveva ancora viveri a sufficienza per alcuni giorni, ma che da giovedì non aveva più acqua corrente a disposizione. Aveva anche detto che in caso di attacco si sarebbe difesa con pentole di acqua bollente e un coltello affilato.
Soltanto venerdì sera è stata liberata dalla sua abitazione e ha potuto raggiungere l’aeroporto. Non ha voluto dire chi fosse la persona che l’ha salvata e si è lamentata per il comportamento dell’ambasciata americana, che non è intervenuta. Ha detto di essere felice di rientrare negli Stati Uniti e rivedere la sua famiglia, ma ha detto che appena la situazione si sarà normalizzata tornerà in Egitto: «L’Egitto è la mia casa», ha detto «amo l’Egitto e gli egiziani».