New Orleans è più piccola
La popolazione della città si è ridotta del 29 percento rispetto all'ultimo censimento del 2000
A oltre cinque anni da Katrina, New Orleans fa i conti con il suo primo censimento. Secondo i dati diffusi giovedì dal Census Bureau la popolazione della città si è ridotta del 29 percento rispetto all’ultimo censimento del 2000. La popolazione complessiva al momento è di 343.829 abitanti.
All’inizio degli anni Novanta New Orleans era la ventiquattresima città degli Stati Uniti per numero di abitanti, ora invece è scivolata oltre il cinquantesimo posto. È cambiata molto anche la composizione etnica della popolazione. Se prima gli abitanti neri costituivano più dei due terzi ora sono meno del 60 percento. La popolazione ispanica invece è salita al 65 percento. Ci sono anche molti meno bambini, 56.193, il 44 percento in meno rispetto al 2000.
I nuovi numeri di New Orleans avranno delle conseguenze politiche molto importanti, scrive il New York Times. La Louisiana ha già perso un seggio al Congresso a causa della diminuzione complessiva della sua popolazione, certamente non riconducibile soltanto a quanto successo a New Orleans. Ma con una così drastica riduzione dei suoi abitanti ora la città rischia di perdere il suo Distretto Congressuale, la circoscrizione elettorale che elegge un rappresentante alla Camera, che potrebbe essere trasferito più a nord verso East Baton Rouge, diventata la contea più grande dello stato. Per legge infatti ogni Distretto Congressuale deve rappresentare circa 600mila persone.
Un’altra batosta potrebbe poi arrivare dalla possibile sospensione di una serie di facilitazioni che esonerano New Orleans dal rispetto di alcune leggi federali, e che si possono applicare solo a città con almeno 400mila abitanti. James Perry, ex candidato a sindaco della città e amministratore delegato della Greater New Orleans Fair Housing Action Center, ha definito i numeri diffusi dal Census Bureau «devastanti» dicendo di essere molto preoccupato da possibili tagli ai finanziamenti federali per l’edilizia pubblica e le infrastrutture in un momento in cui la città ha ancora molta strada da fare prima di riprendersi del tutto dal disastro.
Il sindaco di New Orleans, Mitch Landrieu, ha ammesso il problema e cercato di rassicurare la popolazione dicendo che «l’amministrazione cercherà di assicurare alla città i fondi necessari». E ha sottolineato che lo stanziamento dei fondi non dovrebbe essere basato solo sulle cifre della popolazione ma sull’entità delle riforme in corso. Le autorità fanno anche notare che i numeri rilevati al momento dal censimento non sono del tutto attendibili perché molti degli abitanti di New Orleans che se n’erano andati dopo l’uragano non sono ancora rientrati in città proprio in attesa che la ricostruzione venga completata.