In Egitto le cose si complicano
I sostenitori di Mubarak hanno raggiunto i manifestanti in piazza Tahrir ed è scoppiata la guerriglia
Aggiornamento delle 16:21
Secondo Peter Beaumont, inviato al Cairo dell’Observer, buona parte dei sostenitori di Mubarak sarebbero in realtà agenti di polizia in borghese. Beaumont dice di non aver dubbi in proposito e di averli già visti nei giorni scorsi, anche in uniforme. Nicholas Kristof dice di aver visto i sostenitori di Mubarak scendere da alcuni autobus, erano armati di rasoi, coltelli e machete. L’esercito non sta intervenendo ancora, ed El Baradei si è da poco rivolto ai vertici militari per chiedere un loro intervento per separare i manifestanti dai provocatori. Episodi di violenza simili si stanno verificando anche ad Alessandria.
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Da alcune ore al Cairo si stanno verificando scontri e tafferugli tra i sostenitori di Hosni Mubarak e i manifestanti che da giorni chiedono le dimissioni del presidente. I sostenitori di Mubarak hanno raggiunto piazza Tahrir, da una settimana il centro della protesta nella capitale egiziana, e una volta superate le barricate create dai manifestanti hanno iniziato a confrontarsi con chi protesta e chiede le dimissioni del governo e un radicale cambiamento politico.
Ieri in serata Mubarak si era rivolto alla popolazione con un messaggio televisivo, confermando di non volersi dimettere, ma al tempo stesso di non avere intenzione di candidarsi nuovamente alle prossime elezioni previste per il mese di settembre. Le dichiarazioni del presidente non erano state accolte positivamente dalle migliaia di persone ancora in piazza ieri notte dopo una giornata storica per l’Egitto, con almeno un milione di manifestanti nelle strade del Cairo per chiedere le dimissioni di Mubarak.
Non è ancora chiaro quanti siano i manifestanti oggi in piazza a favore di Mubarak, ma la loro presenza ha comunque portato a provocazioni tra la folla e a numerosi atti di violenza. Da piazza Tahrir un inviato della BBC parla di numerosi feriti e di una situazione che continua a essere molto tesa. I manifestanti hanno strappato alcuni striscioni portati in piazza dai sostenitori di Mubarak e così sono scoppiati i primi tafferugli. In pochi minuti è iniziato il lancio di bottiglie e pietre. Poco dopo sono arrivati di gran carriera alcuni sostenitori di Mubarak a cavallo che hanno iniziato a colpire la folla con bastoni e con i frustini.
Alcuni sono stati disarcionati e picchiati dalla folla inferocita, senza che si verificasse l’intervento delle forze dell’ordine e dell’esercito. Nella prima parte della mattina, la polizia e i militari avevano cercato di mantenere separati manifestanti e sostenitori di Mubarak.
Sempre nel corso della mattina, l’esercito, che fino a ora non ha ostacolato le manifestazioni, ma ha vigilato sulla sicurezza, aveva invitato i manifestanti ancora in piazza Tahrir ad abbandonare l’area anche alla luce delle aperture offerte da Mubarak. Diverse migliaia di manifestanti hanno deciso di rimanere a oltranza, scontrandosi infine con i sostenitori del presidente.
Ci sono notizie di scontri analoghi tra sostenitori di Mubarak e movimento contro il governo anche in altre grandi città dell’Egitto come Suez e Alessandria.