Il dibattito sull’acquacoltura
Gli stock ittici hanno quasi raggiunto il limite, ma la domanda è in crescita
Secondo l’ultimo rapporto della FAO, l’acquacoltura rappresenta nel mondo il 46 per cento del totale di pesce consumato e sta superando la pesca in mare aperto, con un incremento medio annuo del 6,6 per cento dal 1970 al 2008. Il consumo è passato da 1,5 a 17 chili all’anno pro capite. Tuttavia secondo l’organizzazione una crescita a questi livelli non è più sostenibile, a causa della mancanza di spazio disponibile e per ragioni di impatto ambientale. Il capo della Global Aquaculture Alliance, Wally Stevens, ha affermato che per stare dietro alla crescita della domanda, proveniente soprattutto dai paesi in via di sviluppo, è invece necessario raddoppiare la produzione in dieci anni. Secondo la Fao il 32 per cento degli impianti attuali risulta già sovrasfruttato, seppur parallelamente esiste un 15 per cento di stock sottosfruttati che potrebbero produrre di più.