La NASA e le nuove astronavi
A 25 anni dal disastro del Challenger, il tema centrale è ancora quello della sicurezza
La NASA si interroga sulle prossime astronavi che permetteranno di viaggiare nello spazio. L’agenzia statunitense vorrebbe abbassare notevolmente l’attuale rischio delle missioni (da 1 a 100 a 1 a 1.000), e a 25 anni dal disastro del Challenger cerca mezzi alternativi per portare i propri astronauti, ed eventualmente anche i turisti, in orbita. In questa operazione sta coinvolgendo molto i privati, come la SpaceX che ha sviluppato la capsula Dragon. Anche la Boeing ha detto di voler entrare nel mercato e di poter soddisfare i requisiti della NASA. Il dilemma dell’agenzia si gioca però sugli standard di sicurezza in relazione ai costi: mantenerli molto stretti, e rischiando però di tagliare fuori i privati, o abbassarli, esponendosi però a potenziali critiche, o, peggio, a rischi.