L’ammutinamento del Fock
La Marina Militare tedesca in mezzo a uno scandalo di morti misteriose, alcol e ammutinamenti
Il capitano del veliero tedesco Gorch Fock, la nave scuola per l’addestramento degli Allievi Ufficiali della Marina Militare, è stato ufficialmente destituito dal suo incarico in seguito a uno scandalo che sta travolgendo alcune delle più alte cariche della Marina tedesca e che rischia di costare il posto al ministro della Difesa, Karl-Theodor zu Guttenberg.
Tutto è iniziato lo scorso 6 novembre quando Sarah Lena Seele, un cadetto di 25 anni, è morta dopo essere caduta da 27 metri di altezza durante un esercizio che prevedeva di arrampicarsi su uno degli alberi della nave. Il veliero si trovava in Brasile e stava per lasciare il porto di Salvador de Bahia. Il caso era stato frettolosamente archiviato come incidente, ma in seguito a un ammutinamento dell’equipaggio stanno ora emergendo particolari e dettagli che lasciano emergere responsabilità più pesanti.
Alcuni dei cadetti hanno testimoniato di avere visto membri dell’equipaggio molto ubriachi in diverse circostanze – sarebbero stati anche costretti a pulire il loro vomito dal ponte della nave – e di essere stati molestati sessualmente. Secondo alcune ricostruzioni fornite dai cadetti, la stessa Sarah sarebbe stata sfidata ad arrampicarsi sull’albero da uno dei membri dell’equipaggio. Dopo la sua morte, i cadetti si sono rifiutati di arrampicarsi a loro volta sugli alberi e sulla nave si è di fatto creato un ammutinamento. Soltanto venerdì scorso il ministro della Difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, ha annunciato ufficialmente la rimozione dall’incarico del capitano della nave Norbert Schatz. Una mossa che secondo l’opposizione è arrivata troppo tardi, nell’estremo tentativo di placare uno scandalo di cui ormai parlano tutti i principali giornali tedeschi e molte testate internazionali.
La nave si trova ora nel porto argentino di Ushuaia ed è già stata richiamata a Kiel, nel Mar Baltico, dove dovrà attendere la decisione del governo sul suo futuro. Il ministro della Difesa ha annunciato l’apertura di un’inchiesta e dichiarato che la nave «sarà ritirata dal servizio finché la commissione, composta anche da membri del Bundestag, deciderà se avrà ancora un futuro come veliero ambasciatore della Germania». Il Gorch Fock, che è l’equivalente dell’italiano Amerigo Vespucci, era un tempo conosciuto come «l’ambasciatore galleggiante della nazione», ma molti quotidiani negli ultimi giorni scrivono che da tempo ormai nei circoli della Marina era noto con l’appellativo del «più grande bordello galleggiante della nazione». Tutti e settanta i cadetti sono già rientrati in aereo in Germania.
Lo scandalo ha a sua volta fatto riaffiorare alcuni altri episodi poco chiari che in passato hanno coinvolto membri dell’esercito tedesco. Un’altra ragazza in servizio come cadetto sul Gorch Fock era morta annegata due anni fa, i suoi genitori sostengono che la figlia aveva subito delle molestie sessuali e che sarebbe caduta in mare cercando di sottrarsi al suo aggressore. Un’altra inchiesta è appena stata aperta sulla morte di un soldato di ventuno anni, avvenuta mentre era in servizio in Afghanistan lo scorso dicembre. Anche in questo caso tutto era stato archiviato come “incidente”: l’inchiesta interna all’esercito aveva concluso che il ragazzo si era accidentalmente sparato un colpo mentre stava pulendo il suo fucile. Ma secondo nuovi dettagli emersi, il soldato potrebbe invece essere stato ucciso da un commilitone che stava giocando con la sua pistola. Dalle indagini in corso su questo episodio sarebbe emerso anche che tutte le lettere e le email inviate a casa dai soldati in servizio in Afghanistan sarebbero state «sistematicamente» aperte e controllate da membri dell’esercito prima delle consegna definitiva.