Il nuovo portavoce di Obama
Si chiama Jay Carney e fino a due anni fa era un importante giornalista di Time
C’è una foto scattata la notte delle ultime elezioni presidenziali americane. È scattata nell’albergo di Chicago nel quale Obama e i suoi più stretti collaboratori stavano aspettando l’esito dei risultati, pochi minuti dopo che CNN e gli altri network televisivi avevano proclamato Obama vincitore. Ritrae il futuro presidente insieme ai tre uomini più importanti del suo staff: lo stratega David Axelrod, il capo dell’organizzazione David Plouffe e il portavoce Robert Gibbs. In questi due anni Axelrod ha lavorato alla Casa Bianca come consigliere: ora è andato a Chicago, si occuperà della campagna elettorale, a Washington sarà sostituito proprio da David Plouffe. Robert Gibbs in questi due anni ha fatto il portavoce della Casa Bianca, e tra pochi giorni lascerà il suo incarico a Jay Carney, fino a ieri portavoce del vice presidente Joe Biden.
Carney non è un veterano della politica: ha cominciato a fare il giornalista nel 1987 al Miami Herald e nel 1989 ha cominciato a lavorare per Time, per il quale ha fatto il corrispondente da Mosca nell’anno della fine dell’Unione Sovietica. Poi è andato a dirigere la redazione di Washington: ha seguito l’amministrazione Clinton ed era uno dei pochi giornalisti a trovarsi sull’Air Force One l’11 settembre 2001. Ha collaborato anche con la CNN, ha animato uno dei primi blog giornalistici statunitensi, ha lavorato per Time fino a dicembre del 2008, quando Joe Biden lo ha nominato suo direttore delle comunicazioni. Due anni dopo, Obama lo ha scelto come portavoce dell’amministrazione.
La sostituzione di Gibbs con Carney si deve in parte al normale ricambio dello staff della Casa Bianca, in parte alla necessità di riorganizzare l’assetto dell’amministrazione adattandola alla nuova fase politica: le elezioni presidenziali tra due anni e la Camera controllata dai repubblicani. Come spiega The Hill, Gibbs non era sgradito ai giornalisti: dovendosi dividere tra l’incarico di portavoce e quello di consigliere del presidente, però, non aveva molto tempo da dedicare ai giornalisti. Dopo quattro anni con loro – due di campagna elettorale e due di presidenza – il rapporto tra l’entourage di Obama e i giornalisti aveva bisogno di una rinfrescata.
Col passare dei mesi, lo staff della campagna per la rielezione di Obama si occuperà della parte politica della comunicazione: le iniziative di propaganda, le interazioni con gli altri candidati, la presentazione dei risultati ottenuti in questi quattro anni e del programma per i prossimi quattro. Il lavoro di Carney, quindi, sarà diverso da quello di Gibbs: il nuovo portavoce dovrà occuparsi soprattutto di comunicazioni ufficiali, di mostrare la continuità dell’attività governativa dell’amministrazione anche durante la campagna elettorale, di fare un po’ da tradizionale addetto stampa e semplificare i rapporti con i giornalisti. Lasciando lo staff della campagna elettorale a occuparsi delle cose più delicate.
foto: AP Photo/The White House, David Lienemann