Oltre il Messico, i cartelli della droga scoprono l’America centrale
Le nuove rotte del traffico sfruttano la povertà dei paesi dell’America centrale
Si tratta della parte di mondo con i più alti tassi di criminalità al mondo, viene chiamata “il triangolo del nord”. El Salvador, Guatemala e Honduras, più Giamaica e Venezuela, sono il ponte tra i produttori di droga colombiani e i trafficanti del Messico. Qui i cartelli cercano di fare proseliti soprattutto tra le bande di strada, ma la fusione con le mafie messicane può aprire uno scenario di guerra tra bande di proporzioni catastrofiche. In alcuni di questi paesi il tasso di omicidi è già raddoppiato in due anni. Sempre secondo l’Economist, l’utilizzo della criminalità locale potrebbe però rivelarsi un autogol. Esattamente come successo, a parti invertite, tra Messico e Colombia, dove i secondi utilizzavano i primi inizialmente come corrieri, ma i messicani hanno poi preso il controllo della distribuzione negli Stati Uniti.