Cosa si sa dell’attentato di Mosca
I morti sono 35, ma molti feriti sono gravi, e un attacco pare fosse atteso dall'intelligence russa
Aggiornamento: martedì mattina alcune fonti parlano di una nuova ipotesi, per la quale a far esplodere la bomba sarebbe stata una donna, accompagnata da un complice. Non è chiaro se l’esplosione sia stata deliberata o accidentale, prima che i due potessero lasciare la bomba.
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Nell’attentato di ieri sono morte 35 persone e 168 sono stati i feriti, ha riferito un portavoce dell’aeroporto Domodedovo. 46 dei feriti sono in condizioni definite critiche. L’esplosione – della potenza di 7 chili di tritolo, dicono alcune fonti – è avvenuta alle 16,32 locali nella zona degli arrivi internazionali, dove l’attentatore suicida si è fatto saltare in aria mentre si trovava tra la folla di persone in attesa dei passeggeri (le prime cronache avevano parlato del settore bagagli). L’agenzia Interfax ha scritto che l’esame del suo corpo mutilato mostra “apparenze arabe”. Altri investigatori citati dall’agenzia Itar-Tass dicono di essere cauti nel dare per certa la versione dell’attentatore suicida: potrebbe essersi trattato anche di qualcuno ignaro di avere l’esplosivo con sé. La zona degli arrivi in quel momento era molto affollata, con 30 voli attesi di cui 15 internazionali.
L’Agenzia di Sicurezza russa era informata da giorni della possibilità di un attacco terroristico, si è saputo lunedì sera, ma senza avere dati sufficientemente esatti su dove sarebbe potuto avvenire. Nella serata di domenica perquisizioni senza successo erano state operate nella città di Zelenograd, a nord di Mosca. Diverse fonti investigative citate dai media russi parlano di tre sospetti che si sarebbero mossi nell’aeroporto in connessione col complice che si è fatto saltare in aria. Ma l’unica dichiarazione ufficiale è quella del capo della polizia Victor Biryukov che ha detto che la polizia non aveva nessuna informazione sul possibile attentato. La pista “caucasica” con particolare riferimento alla resistenza cecena è per il momento evocata più per immediatezza logica che per reali indizi concreti.
Il presidente Medvedev ha convocato una riunione con i principali responsabili delle indagini, della sicurezza e dei trasporti, e rimandato la sua partenza per il forum economico di Davos in Svizzera.