La redazione del New York Times diventa online
Maurizio Molinari spiega il modo di lavorare del giornale
Fatte le dovute proporzioni – fatte delle pazzesche proporzioni – al Post l’abbiamo un po’ riconosciuto il nuovo modo di lavorare della redazione del New York Times descritto sulla Stampa di oggi da Maurizio Molinari. Si tratta di pensare che le notizie non arrivano più per essere usate il giorno dopo, ma per essere usate sul sito subito: sembra banale, ma molti quotidiani sono lontani dal far prevalere questo approccio.
Il direttore del New York Times, Bill Keller, ha deciso di riorganizzare il lavoro interno alla redazione per adoperare i «migliori cervelli del giornale» al fine di progettare come proiettare l’informazione sul web 24 ore su 24.
Ecco cosa avverrà: alle riunioni redazionali del mattino e del pomeriggio verrà chiesto ai responsabili di desk e pagine di concentrarsi su «quali sono le storie più importanti delle prossime ore» al fine di coprirle sul sito online, sui blog dei giornalisti e sui social network come Facebook e Twitter. «Se finora i capi dei desk andavano alla riunione del mattino tentando di immaginare come avrebbe dovuto essere la prima pagina del giorno dopo – ha spiegato Keller in un memo inviato via email – ora invece devono concentrarsi su cosa mettere online nel giro di poche ore».
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