Il dilemma dell’economia siriana
Governo a un bivio: continuare con il sistema dei sussidi o liberalizzare?
Il governo siriano, racconta l’Economist, è alle prese con una fase di passaggio da un’economia pianificata a una maggiormente aperta al mercato. Alcune riforme, avviate in una prima fase già 5 anni fa, avrebbero però l’effetto di far salire i prezzi fortemente calmierati di alcuni beni, con un rischio di rivolte che potrebbe costar caro in termini di stabilità, visto anche quanto successo in Tunisia. Ma allo stesso tempo il governo ha bisogno di liquidità, e non può più rinviare. Ad esempio nell’agricoltura sono solo tre ora i beni calmierati, da sette che erano dieci anni fa. Scrive ancora l’Economist che il Fondo Monetario Internazionale sta da tempo invitando la Siria ad abolire il proprio sistema di aiuti, che solo nel settore dell’energia le costa il 5% del PIL.