Chi ha interrogato Ruby il 6 ottobre?
Nelle intercettazioni si parla di "un interrogatorio" notturno che per i pm non è mai avvenuto
Spulciando le 389 pagine con cui la procura di Milano ha motivato le accuse rivolte a Silvio Berlusconi è saltata fuori una storia misteriosa e interessante. A un certo punto si parla di “un interrogatorio” avvenuto la notte tra il 6 e il 7 ottobre al quale avrebbero partecipato Ruby, un suo amico, un “avvocato” non meglio specificato e un rappresentante di “Lui”, dove “Lui” sembrerebbe essere Berlusconi. Oggi sul Corriere della Sera Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella ricostruiscono quello che si sa e quello che non torna.
«Scene hard con il pr… con la persona»: chi sono i misteriosi «l’avvocato» e «l’emissario di lui» che la notte tra il 6 e 7 ottobre 2010, in compagnia di «Lele» (presumibilmente Mora), raccolgono le dichiarazioni «hard» dell’allora minorenne Karima«Ruby» El Mahroug in «un interrogatorio» che coinvolge «pezzi da novanta»? È un «giallo» l’interrogatorio-fantasma della giovane marocchina. Perché quella notte a interrogare Ruby sicuramente non furono i magistrati milanesi. E perché l’interrogatorio fu precedente sia alle «indagini difensive» degli avvocati-parlamentari di Berlusconi su Ruby (datate 3 novembre), sia all’emergere pubblico del caso (26 ottobre su Il Fatto).Paradossalmente, è un «giallo» nascosto nell’ormai pubblico invito a comparire al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per le ipotesi di concussione e prostituzione minorile: nel senso che affiora nelle pieghe degli atti già scritti in questi giorni, ma di colpo sorprendenti se collegati ad altri elementi ricavabili dalle date dell’indagine.
Luca Risso è il fidanzato che Ruby, l’altra sera nella trasmissione tv Kalispéra! di Alfonso Signorini su Canale 5, ha presentato come suo prossimo marito a breve. La notte del 6 ottobre 2010 Risso è con lei, presente a un «interrogatorio» complicato che accenna in diretta, tramite sms e colloqui telefonici intercettati, a una ragazza che l’annotazione di polizia redatta poi il 15 dicembre 2010 qualifica come una sua amica. Risso deve essere in ballo già da parecchie ore quando in un sms delle 22.45 all’amica scrive: «Sono nel mezzo di un interrogatorio allucinante… Ti racconterò ma è pazzesco!». L’amica gli risponde: «Stai attento… ricordati grano», frase che già nei giorni scorsi lasciava trasparire sottostanti interessi economici. Solo che ora, a incrociare meglio le circostanze sparse negli atti, si scopre che a fare l’«interrogatorio» di Ruby o di Risso non possono essere stati i pm milanesi: mai hanno interrogato l’uomo nel corso dell’inchiesta, mentre l’elenco delle fonti di prova contro Berlusconi indica solo 4 verbali della minorenne, l’ultimo il 3 agosto 2010. E anche il suo difensore esclude che poi sia stata reinterrogata.