Spagna, crolla l’immigrazione clandestina
Calano della metà gli accessi, scendono le epulsioni, ma le ong criticano i metodi della polizia
Il Ministero dell’Interno spagnolo ha presentato i dati sull’immigrazione clandestina. Nel 2010 gli arrivi sono stati la metà che nel 2009, 3.632 contro 7.285, con un calo ancora più evidente rispetto al 2006, quando gli accessi erano stati 39.180. Nello stesso periodo alle Canarie sono passati da 31.678 a 196. Calano anche le espulsioni, salvo quelle effetuate dopo una detenzione per un reato commesso in Spagna. Per il ministro Alfredo Pérez Rubacalda il dato si spiega soprattutto con la crisi economica, ma anche con l’efficienza del lavoro della polizia. Alcune ong hanno criticato i suoi metodi parlando di “retate” – termine respinto dal ministro – e di richieste di documenti agli immigrati che vengono fermati per strada solo per il loro aspetto fisico.