Il primo ministro irlandese prolunga l’agonia
Brian Cowen ha ottenuto la fiducia del suo partito e mantiene la leadership, ma non mancano le critiche
Il premier irlandese Brian Cowen ha ottenuto la fiducia da parte dei propri compagni di partito e mantiene quindi la leadership del Fianna Fail. La votazione era segreta e non è quindi noto quanti membri del partito gli abbiano accordato la fiducia. Cowen doveva comunque ottenere almeno 36 voti favorevoli su 71.
Subito dopo il voto, il primo ministro irlandese ha accettato le dimissioni del ministro degli esteri Micheal Martin, che lo aveva sfidato per la leadership del paese dichiarandosi disponibile per formare un nuovo governo sotto la sua guida. Secondo Martin, un rimpasto di governo con un nuovo primo ministro avrebbe potuto dare una scossa alla politica in Irlanda, travolta dalla grave crisi finanziaria e dalla necessità di accettare gli aiuti offerti dall’Unione Europea per appianare i propri conti. Dopo essersi dimesso, l’ex ministro degli esteri ha comunque confermato il proprio pieno sostegno per Cowen.
Nelle ultime settimane anche il ministro delle finanze, Brian Lenihan, non ha risparmiato critiche nei confronti del primo ministro, ma dopo il voto di ieri ha comunque confermato il proprio sostegno a Cowen. Lenihan ha sollevato dubbi sui rapporti tra il primo ministro e la Anglo Irish Bank sull’orlo del fallimento e ha ricordato la brutta figura di Cowen di qualche mese fa, quando partecipò a un programma radiofonico dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo.
La speranza degli analisti politici è che il voto favorevole al primo ministro di ieri possa portare a una maggiore coesione all’interno del Fianna Fail. La fiducia accordata dal partito non cambia comunque di molto la grave crisi di popolarità che sta interessando Cowen da diversi mesi. Gli irlandesi rimproverano al primo ministro di non essere stato in grado di affrontare al meglio la crisi economica a partire dal 2008. Cowen sta ritardando il più possibile la propria uscita di scena nel tentativo di recuperare consensi in tempo per il mese di marzo, quando in Irlanda ci saranno le elezioni politiche, che stando ai sondaggi dovrebbero però favorire i laburisti.