Wikileaks e i paradisi fiscali
Un ex banchiere svizzero ha consegnato ad Assange alcuni documenti sui conti correnti in Svizzera e alle Cayman
Wikileaks pubblicherà presto una nuova serie di informazioni riservate, questa volta sui conti nelle banche svizzere di alcuni personaggi molto famosi. L’annuncio è stato dato dal responsabile dell’organizzazione, Julian Assange, nel corso di una conferenza a Londra cui ha partecipato anche Rudolf Elmer, un ex dirigente bancario svizzero che avrebbe fornito il materiale all’organizzazione che svela i documenti riservati. Le informazioni contenute nei dischi consegnati da Elmer interessano almeno duemila persone, ma al momento non sono stati forniti particolari dettagli sull’identità degli interessati.
I documenti saranno diffusi attraverso Wikileaks nel corso delle prossime settimane, ma prima di essere pubblicati saranno verificati dai responsabili dell’organizzazione guidata da Assange. Per le verifiche sarano probabilmente necessarie un paio di settimane, poi dovrebbe iniziare la pubblicazione dei dati. Mercoledì, intanto, si terrà la prima udienza contro Elmer, accusato di aver violato le leggi svizzere sui segreti bancari.
Le informazioni interessano numerosi paesi europei, come il Regno Unito e la Germania, e gli Stati Uniti. I dati fanno riferimento a un periodo di tempo che copre una ventina di anni dai primi Novanta al 2009. I documenti dovrebbero permettere di ricostruire casi di evasione fiscale, il mantenimento all’estero di quantità di denaro ottenute con attività criminali e la gestione di particolari fondi per finanziare attività illecite.
«Sono contro il sistema. So come funziona. Ci sono stato dentro. Ho fatto quel lavoro. So cosa comporta il lavoro di tutti i giorni» ha spiegato Elmer nel corso della conferenza stampa. Rudolf Elmer ha lavorato per la banca svizzera di gestione patrimoniale Julius Baer alle Isole Cayaman, uno dei più noti paradisi fiscali. L’esperto di fondi all’estero ha poi detto di aver passato un mese in carcere in Svizzera per aver violato le leggi del paese sulla riservatezza dei conti bancari. Successivamente, a Elmer avrebbero offerto del denaro e il ritiro delle accuse in cambio del suo silenzio.
Elmer dice anche di aver inviato tempo fa una lettera al ministro delle finanze tedesco, Peer Steinbruck, proponendogli di esaminare i dati riservati, ma pare non abbia mai ricevuto risposta. Nell’elenco ci sarebbero anche una quarantina di politici, ma non si sa di quali paesi.