L’Italia vista da Kennedy
Cosa c'è sull'Italia nell'archivio della biblioteca presidenziale di Kennedy, ora disponibile online
In questi giorni la biblioteca presidenziale di John F. Kennedy ha pubblicato su internet l’intero archivio, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’insediamento del presidente statunitense ucciso a Dallas il 22 novembre del 1963. In mezzo a questo materiale ci sono anche 107 documenti che riguardano i rapporti tra la presidenza Kennedy e l’Italia, e oggi li racconta Maurizio Molinari sulla Stampa.
Gli appunti autografi sul discorso per il centenario dell’Unità d’Italia, il memorandum sul ritiro dei missili Jupiter dalla Penisola, le carte del summit con Amintore Fanfani, le analisi sulla crescita del Pci, numerose foto, medaglie,piccole statue: dalla Biblioteca presidenziale di John F. Kennedy emergono 107 documenti che raccontano il legame di Camelot con il Bel Paese. A renderli consultabili è la digitalizzazione dell’archivio Kennedy, per il 50° anniversario dell’insediamento alla Casa Bianca del presidente che fu poi assassinato a Dallas il 22 novembre 1963.
e sette pagine del discorso pronunciato all’auditorium del Dipartimento di Stato sul centenario dell’Unità d’Italia svelano, nelle correzioni fatte a mano, la volontà di Kennedy di sottolineare il debito dell’America verso gli eroi del Risorgimento. È lui infatti che sulla bozza originale aggiunge la frase: «Anche se molti di noi oggi qui non sono italiani per sangue o nascita, tutti noi abbiamo interesse in questo anniversario» perché «tutti noi siamo dei beneficiari dell’esperienza italiana».
«È un grande fatto della Storia che molto di quanto siamo e di ciò in cui crediamo ha avuto origine in questa relativamente piccola striscia di terra nel Mediterraneo», appunta Kennedy sul testo che poi leggerà alle 11.13 del mattino del 16 marzo 1961. Il testo è conservato assieme ad alcuni scatti di Kennedy, prima e dopo il discorso, mentre le prime fotografie italiane in ordine di tempo sono del 10-12 marzo 1939, quando il padre Joseph Kennedy, all’epoca ambasciatore a Londra, e la madre Rose andarono a Roma per partecipare all’insediamento di Papa Pio XII.