“Il peggio deve ancora arrivare”
L'Australia e il peggiore disastro naturale della sua storia: foto, video, cifre
“Il peggio deve ancora arrivare” ha detto ieri Anna Bligh, il primo ministro del Queensland, parlando delle alluvioni che in questi giorni stanno colpendo la regione australiana. Ed è stato inquietante ed eloquente sulla portata del disastro, visto che la sentenza è arrivata al termine di un lungo elenco di numeri.
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I numeri
Dodici sono le persone morte fino a questo momento, 67 le persone disperse, 200.000 quelle colpite a vario titolo delle inondazioni, 100.000 le persone prive di energia elettrica, 20.000 quelle che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, distrutte o semi distrutte. Quattro virgola cinque sono i metri a cui è arrivata l’altezza dell’acqua esondata dal fiume Brisbane; cinque virgola cinque è il livello a cui è previsto arrivi oggi alle 19 ora italiana, il massimo storico. In altri luoghi della regione il livello dell’acqua salirà fino a otto metri. Due sono i miliardi di dollari che sono stati già persi dall’economia australiana, almeno quattro quelli che serviranno per le ricostruzioni, che dureranno almeno due anni. I chilometri di strade danneggiati dalle acque oscillano tra i 70.000 e i 90.000. Sia Anna Bligh e il primo ministro australiano Julia Gillard hanno definito le inondazioni “il peggiore disastro naturale nella nostra storia”.
Dov’è il Queensland
L’Australia è una repubblica federale, composta da stati che godono di qualche autonomia. Il Queensland è lo stato che comprende la regione nord orientale dell’Australia. Ha una superficie di 1.852.642 chilometri quadrati, che lo rende grande praticamente quanto Francia, Germania, Spagna e Italia messe insieme. Fortunatamente non ha lo stesso numero di abitanti, altrimenti le vittime si sarebbero contate a migliaia: secondo i dati dell’ultimo censimento gli abitanti del Queensland sono circa quattro milioni e mezzo. La capitale dello stato è Brisbane, terza città più popolosa dell’Australia. Brisbane è anche il nome di uno delle centinaia di fiumi e corsi d’acqua che attraversano la regione, che taglia proprio la capitale. Molti altri corsi d’acqua passano molto vicino a città e centri abitati, oggi sommersi.
Perché le alluvioni
La risposta hanno cercata di darla in molti, oggi ci prova il servizio meteorologico della BBC. Le alluvioni sono provocate dalle grandi piogge, cadute quest’anno in Australia come soltanto altre due volte nella sua storia. E queste grandi piogge si devono a un fenomeno meteorologico chiamato la Niña: una corrente che colpisce le regioni toccate dall’oceano Pacifico quando la temperatura della superficie dell’acqua è più fredda del normale sulla costa a est e più calda del normale nella costa a ovest. Facendola semplice, infatti, di norma l’acqua fredda sale dal fondo del mare ed emerge vicino alla costa del Sudamerica. Gli alisei portano l’acqua fredda dal Sudamerica attraverso tutto il Pacifico, fino all’Australia, e strada facendo si riscalda. E piove. La Niña fa sì che l’acqua compia questo tragitto molto più velocemente, e questo fa aumentare il contrasto fra le temperature e nella pressione dell’aria. I venti si rafforzano, trascinano aria calda e umida sulla costa australiana e aumentano l’entità delle piogge.
Il precedente del 1974
Nel 1974 il Queensland era stato colpito da un evento analogo a quello di questi giorni. Al termine di un’estate eccezionalmente piovosa, infatti, i fiumi della regione erano già molto oltre il livello di guardia. L’arrivo di un ciclone e la depressione monsonica causarono grandi piogge, che causarono grandi inondazioni: in città il livello dell’acqua superò i cinque metri e mezzo, in altre zone arrivò quasi a sette metri. Alla fine si contarono quattordici morti. Le alluvioni del 1974 sono state l’evento determinante per un’intera generazione di cittadini del Queensland.
I prossimi giorni
A Chinchilla, un paese di quattromila abitanti, si prevede che il livello dell’acqua arrivi oggi a quasi a otto metri. L’intero paese era già stato evacuato dieci giorni fa, poi i cittadini avevano fatto ritorno a casa: ora Chinchilla sarà evacuato di nuovo. A Brisbane, la capitale, l’acqua dovrebbe arrivare a cinque metri e mezzo e sommergere di fatto tutta la periferia. A Grafton, che si trova ai piedi del fiume Clarence, il livello dell’acqua arriverà a sette metri. Il fiume Bremer invece ha sommerso Ipswich ed è arrivato al livello di venti metri e mezzo, a venti centrimetri dal livello raggiunto nel 1974.
https://www.youtube.com/watch?v=c-BEMTwh4hI
https://www.youtube.com/watch?v=VJg2asABprc
foto: AP Photo/Jeff Camden/Pool