Quattro aggiornamenti sulla strage di Tucson
Come sta Gabrielle Giffords, chi è Jared Loughner e chi ha impedito che uccidesse altre persone
La notizia è sui siti di notizie e sui giornali di tutto il mondo da sabato, quando in Italia era tardo pomeriggio e negli Stati Uniti era tarda mattinata: un ragazzo ha aperto il fuoco durante un evento politico a Tucson, in Arizona, uccidendo sei persone e ferendone altre dodici. Tra i feriti c’è la deputata democratica Gabrielle Giffords, organizzatrice dell’evento: colpita alla testa, è stata operata d’urgenza ed è ancora in condizioni critiche. Il ragazzo che ha sparato si chiama Jared Loughner e ha 22 anni.
Come sta Gabrielle Giffords
La deputata democratica è stata colpita alla testa mentre dava le spalle a Loughner: il proiettile le ha passato il cranio da parte a parte ma ha attraversato soltanto un emisfero del cervello, limitandone quindi i danni. Stando a quanto hanno detto i medici, è arrivata in ospedale cosciente e in grado di rispondere a stimoli molto semplici: muovere le dita, farsi capire a gesti e far capire che capiva quello che le veniva detto. Dopo l’intervento è stata sedata, per essere momentaneamente risvegliata soltanto all’arrivo di suo marito, Mark Kelly, che ha riconosciuto. Come spesso accade in questi casi, le prossime 48 ore saranno determinanti per comprendere la stabilità della sua situazione e l’entità dei danni subiti dal cervello. La parte danneggiata del cervello è la parte sinistra: quella che per gran parte delle persone controlla, tra le altre cose, il controllo e la comprensione del linguaggio. I medici sono ancora cautamente ottimisti riguardo le sue possibilità di restare in vita ed è troppo presto per parlare del recupero delle sue abilità: “la regola, comunque, è che più rapido è il recupero, più è completo”. Quindi anche in questo senso le prossime ore saranno molto importanti.
Chi ha fermato Jared Loughner
Intanto la dinamica dei fatti è stata ricostruita con qualche precisione. L’evento politico si stava tenendo davanti a un supermercato: si chiamava “il Congresso sotto casa tua” e permetteva agli elettori di avere dei colloqui individuali con la deputata Giffords. Jared Loughner ha estratto la sua pistola, un’arma semiautomatica, probabilmente quando era arrivato il suo turno di parlare con la deputata. Le ha sparato quando questa era voltata di spalle, poi ha svuotato il suo caricatore sulle altre persone nei paraggi. Quando Loughner ha finito le munizioni, si è fermato e ha estratto dalla tasca un altro caricatore. A quel punto sono intervenute quattro persone, il cui ruolo è stato determinante nell’impedire che questo potesse sparare ancora. La prima a intervenire è stata una donna di 61 anni, Patricia Maisch, che si trovava in fila aspettando di fare una foto con la deputata: Maisch si è lanciata verso Loughner, afferrando il caricatore e impedendone l’inserimento nella pistola. Il momento di confusione ha permesso l’intervento di altri due partecipanti all’evento, Roger Salzgeber e Bill Badger, che hanno gettato a terra Loughner. Salzgeber, tra l’altro, era ferito: è stato colpito di striscio alla testa. Loughner continuava però a dimenarsi e sbattere le gambe, che sono poi state immobilizzate da un altro uomo, Joseph Zamudio. I soccorsi sono arrivati quattro minuti dopo la prima telefonata al 911.
Per la sopravvivenza di alcuni feriti, soprattutto di Gabrielle Giffords, è stato determinante invece il ruolo di Daniel Hernandez: uno stagista della deputata democratica che lavorava nel suo staff da soli cinque giorni. Hernandez ha vent’anni: quando ha visto il primo sparo colpire la deputata Giffords, si è diretto verso di lei, nonostante Loughner stesse continuando a sparare. Le ha tamponato il foro d’entrata del proiettile, limitando l’emorragia, poi ha assistito anche altri feriti, controllandone il battito e le condizioni. È la persona che tiene la mano della deputata Giffords nelle foto che la mostrano mentre in barella viene condotta verso l’ambulanza.
Chi è Jared Loughner
Il ragazzo che ha sparato ha 22 anni ed è residente in Arizona. Fin da quando è stato resa nota la sua identità, sui media statunitensi sono arrivate diverse testimonianze da parte di persone che avevano avuto modo di conoscerlo. Il quadro che forniscono è omogeneo, nella vastità degli episodi raccontati: Jared Loughner è descritto come una persona disturbata, con grossi problemi mentali. Ossessionato dalla linguistica e dalla grammatica, ossessionato da diverse teorie cospirazioniste, ossessionato dal dollaro e dal governo. Nei video che ha caricato su Youtube si legge che “il governo è coinvolto in lavaggio del cervello e controllo della mente attraverso la grammatica”. Era stato espulso da una scuola, proprio perché considerato potenzialmente pericoloso. Il Washington Post ha pubblicato il testo di alcune email inviate da Lynda Sorenson, un’ex insegnante di Loughner, ad alcuni suoi amici, relative al periodo in cui Loughner era un suo allievo. Nelle email, che risalgono alla scorsa estate, l’insegnante racconta di avere uno studente dalla personalità “dirompente, forse drogato o disturbato, che mi spaventa”. Aggiungeva: “spero che lasci la classe presto, e che non torni con un’arma automatica”. Qualche giorno dopo reiterava le preoccupazioni: “abbiamo uno studente gravemente disturbato: stiamo cercando di capire come fare qualcosa prima che lui faccia qualcosa di brutto, ma d’altra parte finché non fa qualcosa di brutto non possiamo fare nulla”. Tra la terza e la quarta settimana di corso, Loughner fu espulso. Le sue idee politiche, ammesso che si possano definire tali, sembrano essere del tutto incoerenti: alcune delle sue frasi rievocano i temi dell’estrema destra americana, ma ci sono testimonianze che lo raccontano come “di sinistra” e molto arrabbiato con Bush. Nella sua stanza, gli investigatori hanno trovato alcuni appunti contenenti le frasi: “L’avevo pianificato”, “Giffords” e “il mio omicidio”.
La sua arma
Jared Loughner ha sparato con una Glock 19, una pistola semiautomatica che aveva comprato a fine novembre per 500 dollari. Insieme alla pistola, Loughner aveva comprato anche due caricatori da trentatré colpi ad alta capacità. La vendita di quel tipo di caricatori – molto pericolosi, perché permettono di sparare moltissimi colpi senza che si debba ricaricare l’arma – era stata vietata nel 1994 da una legge approvata per iniziativa dell’amministrazione Clinton. La legge aveva carattere temporaneo e avrebbe dovuto essere rinnovata sette anni dopo: l’amministrazione Bush, però, la lasciò cadere, facendo tornare liberamente in commercio un vasto numero di armi automatiche e da assalto. L’amministrazione Obama aveva promesso di approvare nuovamente quelle regolamentazioni e renderle permanenti, ma i suoi sforzi sono stati vanificati dalla Blue dog coalition, la corrente dei democratici centristi, che si oppone alla proposta. Tra questi c’è anche Gabrielle Giffords, che è una forte sostenitrice del diritto di portare delle armi e possiede una pistola. In Arizona le leggi sulle armi sono ancora più liberali: il governatore Jan Brewer l’anno scorso ha abolito una norma che rendeva obbligatorio un permesso per portare con sé un arma. Due anni fa ha approvato una legge che permette di entrare con delle armi in locali pubblici che vendono alcolici.
foto: Kevin C. Cox/Getty Images