«La realtà ha dato ragione agli euroscettici»
Il Nobel Paul Krugman si rammarica con gli estoni del loro ingresso in un euro poco scintillante
Il Sole 24 Ore di oggi traduce la rubrica dello scorso 31 dicembre del premio Nobel per l’economia Paul Krugman sul New York Times, dedicata all’ingresso dell’Estonia nell’euro.
All’Estonia bisognerebbe fare le congratulazioni, ma forse anche le condoglianze. Il paese baltico è entrato ufficialmente nell’Eurozona il 1° gennaio, un traguardo notevole che simboleggia la trasformazione da ex provincia sovietica a stato europeo a tutti gli effetti.
Ma il costo di questa avventura finora ha incluso una recessione gravissima. Il Pil ha ricominciato a crescere, ma solo dopo un crollo del 18% dal 2007 e, secondo le proiezioni del Fondo monetario internazionale, non tornerà ai livelli pre-crisi fino al 2015. Anche la disoccupazione è aumentata a quasi il 18% ed è prevista al di sopra del 10% fino al 2014. Quindi, congratulazioni all’Estonia, ma anche condoglianze. Non è stato di certo l’ingresso scintillante nell’euro che le era stato promesso anni fa e che si aspettava.
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