Apple ha tolto VLC dall’App Store
La licenza della popolare applicazione per vedere film e video non è compatibile con le limitazioni imposte da Apple
Ieri Apple ha rimosso dal proprio App Store, il negozio online per acquistare le applicazioni per iPhone e iPad, il riproduttore di file multimediali VLC distribuito da Applidium. La decisione della società è arrivata in seguito alla segnalazione di uno degli stessi responsabili del progetto VLC, che aveva segnalato come la licenza per utilizzare il programma non fosse compatibile con le regole imposte da Apple per l’utilizzo delle applicazioni.
Lanciata sull’App Store lo scorso settembre, l’applicazione per riprodurre i video aveva ripetuto il grande successo della sua genitrice usata sui sistemi operativi dei computer, consentendo di superare le limitazioni imposte da Apple, che permette di caricare solamente i video che vende su iTunes sui propri dispositivi portatili, offrendo una soluzione semplice per trasferire e riprodurre i propri video direttamente sugli iPhone e gli iPad. VLC consentiva quindi di riprodurre qualsiasi filmato scaricato online, compresi i film piratati.
Lo scorso novembre, Rémi Denis-Courmon, uno dei principali sviluppatori di VLC per iPhone, aveva segnalato ad Apple l’incompatibilità della licenza del piccolo programma con le regole imposte dalla società per la diffusione delle applicazioni. VLC è un programma libero ed è quindi pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e, rispettando alcune condizioni, di modificarlo e ridistribuirlo.
Per proteggere il lavoro di chi produce le applicazioni, Apple applica però alcune limitazioni (DRM – Digital Rights Management) ai programmi sull’App Store. Questi DRM condizionano le possibilità di condivisione e ridistribuzione dei programmi e sono dunque in contraddizione con la licenza utilizzata da VLC. Verificata l’incompatibilità segnalata da Rémi Denis-Courmon, Apple ha deciso di rimuovere l’applicazione dell’App Store.
In passato la medesima sorte era capitata a un’altra applicazione ottenuta da programmi liberi e una condizione simile potrebbe ripresentarsi anche in futuro. Una soluzione per superare il problema potrebbe essere quella di adottare regole diverse sull’App Store per i programmi basati sul codice aperto, ma fino a ora Apple ha preferito non percorrere questa strada, forse per non complicare ulteriormente la burocrazia che sta dietro l’approvazione di ogni nuova applicazione. Senza una soluzione definitiva, difficilmente rivedremo comparire presto VLC sull’App Store.