Facebook sarà quotato in borsa l’anno prossimo?
Facebook ha fatto circolare un documento tra i suoi potenziali investitori che promette l'arrivo di nuovi soci
La settimana scorsa la banca d’affari Goldman Sachs e un investitore russo hanno investito 500 milioni di dollari in Facebook, valutando la società per un valore complessivo intorno ai 50 miliardi di dollari. Nel frattempo ha inviato a una serie di potenziali investitori un documento di cento pagine che contiene molte informazioni e dettagli sulla società, sul suo stato di salute e sui suoi progetti futuri. Secondo il Wall Street Journal, questo sarebbe il segnale di un’imminente sbarco sui mercati finanziari.
Secondo quanto contenuto nel documento, infatti, Facebook ha intenzione di aumentare il numero dei suoi azionisti fino a farlo arrivare a 500 entro la fine del 2011. La legislazione degli Stati Uniti impone alle società con oltre 500 azionisti di rendere note molte informazioni sulla società e sui suoi finanziatori oppure diventare pubbliche, quotandosi in borsa. La scelta chiuderebbe ufficialmente la prima fase della vita di Facebook, quella in cui essere una società privata con pochi soci gli ha permesso di non essere obbligato a rendere noti i propri guadagni, le proprie perdite, gli stipendi dei propri dirigenti. Oltre un certo numero di investitori, però, la legge inizia a inserire dei meccanismi di protezione dei finanziatori.
Le norme non impongono certo alle società di quotarsi in borsa e aprirsi al pubblico, ma solitamente a quel punto non ci sono molte alternative: se si devono condividere e pubblicare tutte quelle informazioni, tanto vale farlo aprendosi ai mercati finanziari e sperando di ricevere molte offerte. Se terrà fede all’impegno di raggiungere i 500 investitori da qui alla fine dell’anno fiscale, il 31 dicembre 2011, il momento della decisione arriverà entro centoventi giorni, cioè entro il mese di aprile del 2012.
Non è chiaro perché Facebook abbia deciso di dire con largo anticipo ai suoi potenziali investitori che intende superare quota 500. Ma molti dirigenti di Facebook in passato hanno espresso malessere per l’esistenza di una specie di mercato clandestino delle azioni di Facebook, che non potendo essere scambiate in borsa vengono acquistate e cedute dai suoi possessori – soprattutto ex impiegati di Facebook – che approfittano della crescente valutazione della compagnia per fare dei soldi.
Nel documento fatto circolare in queste ore – stando a quanto scrive il Wall Street Journal, soprattutto dalla stessa Goldman Sachs – nei primi nove mesi del 2010 Facebook ha guadagnato 355 milioni di dollari su un introito totale di 1,2 miliardi di dollari. I dati sul quarto trimestre non sono stati diffusi, ma una persona vicina alla società sostiene che nell’intero 2010 Facebook abbia tirato su quasi due miliardi di dollari. Alcuni analisti sostengono che la cifra potrebbe essere ancora più alta.