Ritorna l’influenza aviaria, in Giappone
Le autorità sanitarie hanno ritrovato le carcasse di diversi uccelli migratori con i sintomi della malattia
Da qualche settimana il Giappone è in allerta per il probabile ritorno dell’influenza aviaria, a causa del ritrovamento delle carcasse di alcuni uccelli appartenenti a diverse specie migratorie che presentano i sintomi della malattia.
Lo racconta il New York Times, segnalando alcuni articoli apparsi sulla stampa giapponese. Una gru sarebbe morta a causa dell’influenza aviaria nella pianura di Izumi. Si tratta della più vasta area del Giappone destinata allo svernamento delle gru selvatiche, e si trova nella prefettura di Kagoshima, la regione con il maggior numero di allevamenti di pollame del paese.
Nello stesso periodo, nella regione di Tottori è stato ritrovato un cigno selvatico morto probabilmente a causa del virus della H5N1, che aveva contaminato un allevamento di pollame a pochi chilometri di distanza. Nella zona sono stati ritrovati altri 23 uccelli morti. Le cause della loro morte non sono ancora state identificate. Sempre il New York Times racconta che il ritrovamento di un cigno morto nella regione nordica di Toyama ha portato a ulteriori ispezioni nelle fattorie vicine, mentre in un parco nella prefettura di Hyogo si è deciso di sospendere l’esposizione al pubblico delle cicogne bianche per timore che venissero a contatto con uccelli selvatici infetti.
La diffusione dell’aviaria aveva raggiunto livelli preoccupanti nel 2003, quando partendo da Hong Kong aveva contagiato tutta l’Asia e le rotte migratorie dell’Europa e dell’Africa. Il virus non è contagioso per gli esseri umani ma talvolta si può rivelare letale: in Egitto lo scorso mese la patologia ha ucciso 38 persone.