Il colpo da film in una banca di Buenos Aires
L'incredibile furto in una banca di Buenos Aires: sono entrati da un tunnel sotterraneo lungo trenta metri
Durante la notte di Capodanno tre ladri sono entrati indisturbati in una banca di Buenos Aires e hanno saccheggiato il contenuto di 143 cassette di sicurezza.
I tre stavano programmando il colpo da tempo e avevano passato gli ultimi mesi a scavare un tunnel lungo trenta metri che collegava la banca con un appartamento che avevano preso in affitto sull’altro lato della strada. Il passaggio era stato anche illuminato e dotato di ventole per l’aerazione. I ladri sono entrati durante la notte del 31 dicembre e hanno passato il weekend ad aprire le cassette di sicurezza. Il furto è stato scoperto soltanto alla riapertura della banca lunedì mattina, quando dei ladri non c’era più traccia. La polizia non esclude che siano stati aiutati da qualche dipendente della banca. «È stato un colpo da maestri», ha ammesso il capo della polizia locale Martin Niklison.
Appena la notizia è trapelata centinaia di persone hanno iniziato a raccogliersi davanti alla banca chiedendo di avere notizie delle loro cassette di sicurezza. Oggi il vicepresidente del Banco Provincia, Gustavo Marangoni, ha confermato che le cassette di sicurezza aperte sono 143 e a sua volta ha detto che si è trattato di un furto «quasi cinematografico». Non si sa ancora con certezza a quanto ammonti in totale il valore degli oggetti rubati, ma calcolando che per ogni cassetta di sicurezza la banca garantisce un indennizzo fino a diecimila euro, potrebbe trattarsi di più di un milione di euro.
Il buco usato per uscire dalla banca era talmente piccolo che la polizia ha impiegato alcune ore prima di trovarlo: all’inizio si pensava che i ladri fossero riusciti a entrare dalla porta aggirando il sistema di allarmi, poi dalla metropolitana che passa lì vicino, infine dalla rete fognaria. Soltanto nel pomeriggio è stato individuato l’appartamento sull’altro lato della strada che dava accesso al tunnel sotterraneo. Fino a pochi mesi fa il locale era affittato da un dentista.
Il tunnel è stato scavato a cinque metri di profondità: prima di raggiungere la banca è passato sotto a un negozio di telefonia e a un bar. Gli allarmi antisismici erano già suonati nel pomeriggio del 30, quando i ladri stavano ultimando la costruzione del tunnel. Ma gli addetti alla sicurezza arrivati sul posto non avevano trovato nulla di sospetto e se n’erano andati. La stessa cosa si è ripetuta altre due volte, nella notte di domenica, con l’allarme centrale della banca. Ma anche in questo caso la polizia è arrivata e non vedendo niente se n’è andata pensando a un falso allarme.
Dalle poche immagini raccolte dalle telecamere, i ladri hanno iniziato a lavorare alle cassette di sicurezza solo a partire dalla notte del 2 gennaio. Secondo la polizia potrebbero avere aspettato per assicurarsi la copertura necessaria per la fuga all’esterno. Se ne sono andati alle sette di ieri mattina, poco prima che la banca riaprisse.