“Caro Antonio, che ci guadagni a manipolare?”
Flores d'Arcais accusa Di Pietro di aver organizzato la manipolazione di un sondaggio di MicroMega
Il dibattito sull’attendibilità dei sondaggi online è molto vecchio, così come lo sono le rituali polemiche e le accuse riguardo le mobilitazioni per modificarne gli esiti in modo fraudolento. Qualche mese fa un sondaggio dell’Espresso sui potenziali futuri leader del PD finì addirittura con accuse reciproche tra i giornalisti dell’Espresso e due dei protagonisti del sondaggio. Stavolta tocca a MicroMega e all’Italia dei Valori, in questi giorni protagonista di un travagliato dibattito interno sulla cosiddetta “questione morale”. Paolo Flores d’Arcais, direttore della rivista, accusa Antonio Di Pietro di avere “organizzato una manipolazione artificiosa del sondaggio, alterandone così i risultati”.
Caro Antonio, con questi mezzucci ti fai male da solo. Cosa ci guadagni a manipolare un sondaggio? Sulla questione morale nell’Idv, il sito di MicroMega ha aperto un sondaggio alle 8,33 del 24 dicembre, a partire dalla lettera aperta dei tuoi compagni di partito De Magistris, Alfano e Cavalli, che sottolineavano la necessità di una grande opera di pulizia. MicroMega ha offerto ai suoi “navigatori” la possibilità di scegliere fra quattro opzioni, esattamente quelle che circolavano nel dibattito che si era aperto: le prime due giudicavano che una seria questione morale nell’Idv esistesse effettivamente (la prima considerava Di Pietro responsabile per non averla ancora affrontata), la terza sottolineava come tutti i partiti ne fossero toccati, per cui non andava drammatizzata, la quarta negava che una questione morale per l’Idv esistesse sotto qualsiasi forma.
Malgrado fosse la vigilia di Natale, hanno cominciato ad affluire parecchi voti. Quando hanno raggiunto la quota di 2000 le percentuali erano ormai fortemente stabilizzate. Le prime due rispose raccoglievano circa l’80% dei voti, la terza il 15%, la quarta il 5%. Nel tardo pomeriggio del 25 dicembre il sito del Fatto metteva la notizia del sondaggio in corso, con un link. La frequenza dei voti si moltiplicava per tre, ma le percentuali restavano sostanzialmente invariate. Il 26 dicembre anche il sito del quotidiano la Repubblica metteva notizia e link, e la frequenza dei voti aumentava ulteriormente (circa cinque volte quella iniziale). Le percentuali segnavano una piccola variazione, i voti alla terza e quarta opzione salivano al 6% e li si stabilizzavano, quelli della prima e della seconda si fissavano invece sul 18% e 50%.
Il significato era inequivocabile. Per il campione rappresentato dai “navigatori” più attivi e motivati di MicroMega, Il Fatto, La Repubblica, che non sono purtroppo rappresentativi della popolazione italiana ma certamente lo sono dei potenziali elettori Idv, quasi l’80% considerava più che ragionevole l’allarme sulla questione morale lanciato da De Magistris, Alfano e Cavalli. Solo il 6% condivideva invece l’immediato “stracciarsi le vesti” con cui il vertice Idv aveva risposto loro.
Questa era la situazione del sondaggio ieri sera. Stamattina alle 11,30 – miracolo! – i voti alla quarta opzione sono al 20% e continuano a salire (quelli alla seconda opzione sono scesi già al 40%). Nel frattempo ho ricevuto in copia da due militanti Idv (uno di Milano e uno di Napoli) l’sms che è stato inviato a tutti gli iscritti e simpatizzanti dal tuo apparato dirigente: “Ciao, vai su micromega e vota (e fai votare) per il presidente. Grazie, risposta n.4 (gira sms a tutti i tuoi contatti)”. Circa tremila voti così “coscritti” hanno fin qui manipolato i risultati, e non dubito che nelle prossime ore altri voti lo faranno ulteriormente.
Ma con queste manipolazioni, caro Antonio, cosa ci guadagni?