L’attacco dei talebani in Pakistan
Hanno assaltato cinque posti di controllo a Mohmand, area strategica al confine con l'Afghanistan
Circa centocinquanta talebani hanno attaccato con armi leggere e pesanti cinque posti di controllo nella Mohmand Agency, area nel nord-ovest del Pakistan al confine con l’Afghanistan. Secondo le forze di sicurezza pakistane, nello scontro sarebbero morti tre paramilitari e almeno 24 militanti islamici. I talebani hanno dichiarato di avere inoltre catturato due soldati, ma le autorità pakistane hanno negato la veridicità della rivendicazione.
Al Jazeera scrive che è difficile “verificare l’informazione in maniera indipendente, perché l’accesso alla regione è limitato”. Mohmand è un’area strategicamente molto importante, un punto di transito tra il Pakistan e l’Afghanistan, fortezza di Al Qaida. Negli ultimi mesi l’esercito pakistano ha lanciato diverse offensive nell’area, ma gli attacchi dei talebani sono continuati a cadenza regolare. All’inizio di dicembre 43 persone sono morte in un doppio attentato suicida a un ufficio governativo, in luglio un altro doppio attentato suicida ha ucciso più di un centinaio di persone nel villaggio di Yakaghund a Mohmand.
Dall’arrivo dell’esercito a Islamabad nel 2007 in poi, sono morte in tutto circa duemila persone tra attentati suicidi e non. Secondo quanto dichiarato dall’esercito pakistano, gli attacchi nella valle Swat, nel sud del Waziristan e in altre regioni tribali hanno indebolito i talebani. Analisti hanno parzialmente confutato l’affermazione dell’esercito, spiegando che i ribelli, una volta attaccati, tendono semplicemente a spostare i propri quartier generali. La lotta ai ribelli sul confine è uno dei punti chiavi nel processo che porterebbe alla stabilità in Afghanistan, dove le forze di sicurezza statunitensi stanno portando avanti una delle più grandi offensive NATO contro i talebani afghani.