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  • Giovedì 23 dicembre 2010

La Corea del Nord minaccia una “guerra santa” nucleare

Secondo Pyongyang, con le grandi manovre militari di oggi la Corea del Sud si starebbe preparando al conflitto

Il ministro della difesa della Corea del Nord ha annunciato che le forze armate del paese sono pronte per affrontare una «guerra santa» contro la Corea del Sud utilizzando se necessario anche armi nucleari. Le dichiarazioni bellicose del ministro Kim Yong Chun sono arrivate a poche ore dall’inizio delle manovre militari sudcoreane, le più grandi mai organizzate da Seul per dare un messaggio chiaro al regime di Pyongyang, autore del recente bombardamento dell’isola di Yeonpyeong che ha causato la morte di due soldati e di due civili sudcoreani.

Secondo Chun, il Sud avrebbe avviato le nuove manovre in vista di una futura guerra contro la Corea del Nord. Le esercitazioni si stanno svolgendo nella zona montuosa nei pressi della città di Pocheon a una quarantina di chilometri di distanza dal confine con la Corea del Nord. Decine di carri armati hanno attraversato le aree montuose, sparando colpi e simulando azioni di guerra. Alcuni razzi sono stati lanciati contro il fianco di alcune colline, mentre altre bombe sono state sganciate dagli aerei di guerra impegnati nelle esercitazioni.

Una fase delle manovre è durata una quarantina di minuti ed è stata la più intensa mai realizzata nella stagione invernale, hanno spiegato alcune fonti interne al ministero della difesa sudcoreano. La Corea del Sud organizza periodicamente le manovre militari, ma quella messa in atto in questi giorni è stata appositamente realizzata per dare una risposta al bombardamento di Yeonpyeong.

La Corea del Sud sta anche conducendo alcune manovre militari in mare, lungo la propria costa orientale. Queste manovre erano già previste da tempo, ma potrebbero far aumentare ulteriormente gli attriti tra i due paesi.

La comunità internazionale osserva con preoccupazione il progressivo aumento delle tensioni tra i due paesi, ma secondo gli esperti una escalation vera e propria del conflitto non dovrebbe verificarsi in tempi brevi. La Corea del Nord manda spesso messaggi minacciosi, ma per gli analisti non avrebbe al momento risorse sufficienti per spingersi in una guerra vera e propria. La diplomazia cinese, l’unico grande alleato di Pyongyang, frena le scelte del regime e da mesi cerca di convincere Kim Jong-Il e il suo entourage ad aprire una fase nuova, collaborando con le Nazioni Unite.

foto: Song Kyung-Seok-pool/Getty Images