La Corea del Sud alza ancora la voce
L'annuncio di una nuova serie di manovre militari per domani aumenta la tensione col Nord
La Corea del Sud ha organizzato per domani una nuova serie di esercitazioni militari sui propri territori e sulle acque a poca distanza dal confine con la Corea del Nord. Le manovre militari prevedono anche la più grande esercitazione mai realizzata prima dal paese in mare per testare le proprie armi. L’obiettivo dell’iniziativa è dare un chiaro segnale alla Corea del Nord ad alcune settimane di distanza dal bombardamento nordcoreano di Yeonpyeong, che ha causato la morte di due militari e di due civili sudcoreani complicando ulteriormente i rapporti tra i due paesi.
Lunedì scorso, la Corea del Sud aveva già condotto alcune esercitazioni sull’isola con il rischio secondo molti osservatori di provocare le autorità nordcoreane. Le manovre militari coincidono in parte con l’inizio delle esercitazioni che il paese conduce annualmente in mare lungo la propria costa orientale. A partire da domani, i soldati testeranno i pezzi di artiglieria e anche gli aerei da combattimento in un’area a nord di Seoul, ma non oggetto di dispute territoriali come l’isola di Yeonpyeong.
La Cora del Sud, ricordano gli esperti, non aveva mai organizzato una serie di manovre militari di questa portata. Le prime fasi preparatorie delle manovre in mare inizieranno già oggi e dureranno fino a sabato prossimo. Le navi spareranno colpi di artiglieria e condurranno anche alcuni test per sperimentare le armi contro i sottomarini.
Le nuove mosse sudcoreane non piacciono al regime di Kim Jong-Il, che ha minacciato di rispondere alle provocazioni con nuove azioni militari contro la Corea del Sud. Le nuove provocazioni lungo il confine potrebbero aumentare le tensioni tra i due paesi già in crisi, ma difficilmente causeranno una escalation del conflitto in tempi brevi.
Intanto, sul fronte della diplomazia, la Corea del Nord sta cercando di compiere qualche passo in avanti nella comunità internazionale. Questa settimana, Pyongyang ha offerto alle Nazioni Unite la propria collaborazione per far visitare il paese ad alcuni ispettori dell’ONU, così da offrire qualche rassicurazione sul proprio piano di armamento nucleare. Dietro questa importante apertura, ancora da tradurre in atti concreti, c’è probabilmente il lavoro diplomatico della Cina, che da tempo fa pressioni sul proprio alleato nordcoreano per riallacciare i rapporti con le Nazioni Unite.