Buon Natale da Hong Kong
Il capo del governo della regione cinese a statuto speciale gira un video di auguri con un famoso rapper
di Simone Incontro
Quest’anno il capo dell’esecutivo di Hong Kong, Donald Tsang, ha scelto di fare gli auguri agli abitanti della regione amministrativa speciale della Cina in un modo molto originale. Forse per guadagnare consensi tra le nuove generazioni, Tsang ha girato un videoclip musicale insieme a uno dei rapper cinesi più famosi del mondo, MC Jin.
Il video si apre con Tsang che sta allestendo gli addobbi natalizi nella sua residenza. A un certo punto si sente che dal suo notebook lo stanno cercando su Microsoft Messenger. Tsang – che anche nell’occasione del video compare con il suo immancabile papillon – inizia quindi una videochat con MC Jin e, da quel momento, inizia la canzone rap con il numero uno di Hong Kong che, rimanendo seduto sulla sedia, si muove in modo piuttosto buffo e goffo.
MC Jin, il cui vero nome è Jin Au-Yeung, è nato a Miami ma ha scelto da alcuni anni di vivere a Hong Kong dopo avere ottenuto una certa popolarità negli Stati Uniti. Dove aveva sorpreso gli stessi afroamericani nelle gare di improvvisazione rap nel programma Freestyle Friday sulla rete dedicata al soul e all’hip hop, Bet. Nell’ottobre del 2004, ha realizzato il suo primo album “The Rest Is History” che ha raggiunto la posizione 54 della classifica di Billoboard e i singoli, “Learn Chinese” e “Senorita”, hanno poi avuto grande successo in Cina. “Learn Chinese” è stato inoltre il primo video messo in rotazione su Mtv Chi.
I fan del rapper non hanno gradito la sua apparizione a fianco del capo dell’esecutivo di Hong Kong che da qualche tempo è in difficoltà per la sua posizione sulle riforme elettorali che sono appoggiate da Pechino. Da anni i democratici – gli oppositori di Tsang che guida Hong Kong da cinque anni – chiedono il suffragio universale per l’elezione dei parlamentari e per quella del capo dell’esecutivo. Al momento solo metà dei sessanta seggi sono eletti in via diretta; gli altri sono eletti dalle corporazioni o sono scelti direttamente dal governo.
Il capo del governo di Hong Kong è eletto da 800 rappresentanti, in maggioranza fedeli a Pechino. Dal 2004 la Cina ha avocato a sé ogni decisione di riforma politica del territorio, stabilendo che le elezioni del capo dell’esecutivo potranno avvenire tramite suffragio universale solo nel 2017 o dopo. La presa di posizione della Cina contravviene di fatto al principio di “una nazione, due sistemi”, stabilito per il ritorno di Hong Kong alla madrepatria, che prevede un ampio margine di autonomia per la popolazione di Hong Kong. Per accettare il pacchetto proposto dal governo, i democratici continuano a chiedere una precisa “road map”, ma Pechino continua a rifiutarsi.
https://www.youtube.com/watch?v=te-TiL9YVaE