“Firenze è un’altra cosa”
Matteo Renzi fa un nuovo consuntivo di come Firenze ha affrontato la neve
di Matteo Renzi
Faccio il secondo punto della situazione sulla vicenda neve a Firenze.
I fatti.
1) La neve ha fatto venticinque centimetri, record assoluto degli ultimi 50 anni. I fiorentini ricorderanno la gelata del 1985: allora i centimetri furono 21. Le previsioni ufficiali ci davano massimo 5 centimetri. Le stesse previsioni assicuravano la pioggia per le ore 17 di venerdì. Difficile negare che si tratti di un fatto eccezionale.
2) Fuori da Firenze è scoppiato il finimondo. Non era MAI accaduto che si bloccassero INSIEME autostrada, Fi-Pi-LI, aeroporto, stazione SMN. Mai accaduto prima. Nessuna di queste chiusure è imputabile all’Amministrazione Comunale che ha invece dovuto affrontare il peso dell’emergenza (per esempio aprendo la Fortezza da Basso per i pendolari lasciati a piedi dalle FS). Difficile negare che si tratti di un fatto eccezionale.
3) La città ha avuto un momento di blocco stradale per alcune ore, nel pomeriggio, specie sui viali. Tutti i codice rosso sono riusciti comunque a raggiungere gli ospedali e tutti i bambini sono stati riaccompagnati a casa dalle scuole al massimo entro l’ora di cena. Sono caduti per la neve oltre 120 rami di alberi nei soli viali lungo le strade, fortunatamente senza feriti. Quasi tutti i pini marittimi caduti erano stati recentemente potati. I posti dell’emergenza freddo hanno dato riparo a tutte le donne e gli uomini della marginalità.
Si poteva fare di più? Certo. Il piano emergenza studiato dal Comune andrà migliorato? Certo. Quando qualcosa non funziona, il Sindaco deve sempre assumersi la responsabilità. Ora spaliamo, poi verificheremo le colpe. Ma l’idea che l’Amministrazione Comunale sia la responsabile di ciò che ha diviso l’Italia in questi giorni è poco più che una barzelletta, neanche troppo divertente. Qualcuno sta cercando di mischiare i disagi della città di Firenze con il caos che è accaduto intorno. Operazione politica, ma inaccettabile. A Firenze nessuno ha passato la notte in macchina, come accaduto a migliaia di cittadini in autostrada. Chi ha dormito alla Fortezza è stato ospite della nostra protezione civile ma era lì per responsabilità delle Ferrovie. Firenze paga i danni prodotti dal fatto che la città è stata strangolata, strangolata dal laccio autostradale, dai treni fermi, dalle strade esterne come la FiPiLi chiuse. Ma stamattina i viali di circonvallazione erano percorribili, purtroppo anche per i tanti curiosi che andavano a vedere in macchina gli alberi abbattuti sulle strade. E non è un caso se il PDL – la nostra opposizione in città – stasera svolgerà regolarmente una cena da cinquemila persone alla Fortezza da Basso. Non male per essere “una città disastrata”
Abbiamo informato minuto dopo minuto come fosse una diretta sulle radio, sulle tv, su internet, persino su facebook. Abbiamo centinaia di persone che si sono mobilitate e altrettante che lo stanno facendo in queste ore. Abbiamo sparso 250 tonnellate di sale e stiamo proseguendo grazie all’aiuto delle associazioni di volontariato e dei fiorentini di buona volontà. Se ci sono dei meriti in questa vicenda li lascio alle donne e gli uomini del Comune e di tutte le strutture collegate. Io mi prendo solo, a viso aperto, le critiche. E lunedì relazioneremo in Consiglio Comunale con la mappa completa di tutti gli interventi fatti in città in queste lunghe ore di lavoro e anche indicando alcuni errori (col senno di poi avrei dovuto chiudere le scuole venerdì, ma ho sbagliato e lo dico chiaramente: non sopporto quelli che il giorno dopo hanno sempre tutti ragione. Che sono gli stessi che magari hanno preso la macchina senza catene). Respingo però al mittente il tentativo di far credere che a Firenze sia scoppiato lo stesso caos che abbiamo visto in tv sulle autostrade e fuori dai treni. Firenze è un’altra cosa, con buona pace di chi vuol fare solo polemica.