Consulenti del PdL pagati dal ministero?
Il Corriere della Sera fa il punto sull'inchiesta della Corte dei Conti su Michela Brambilla e il ministero del turismo
Alessandra Arachi sul Corriere della Sera fa il punto della situazione sull’inchiesta per danno erariale aperta dalla Corte dei Conti nei confronti del ministro del turismo Michela Brambilla.
La Corte dei conti ha aperto un’inchiesta sui consulenti del ministero del Turismo. L’ipotesi dell’indagine: danno erariale. Ovvero: pur essendo a libro paga del dicastero di Michela Vittoria Brambilla, i consulenti avrebbero svolto attività di partito. Almeno una decina i nomi messi sotto la lente della sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei conti. Erano incaricati di rafforzare l’immagine dell’Italia. L’accusa contenuta nell’inchiesta è di aver invece usato i soldi pubblici per pagare un’attività di partito. I nomi non sono stati resi noti, ufficialmente. Ma in una dichiarazione, dove respinge con forza gli addebiti, è lo stesso ministro Brambilla a precisare: «L’indagine sarebbe stata avviata sulla base di articoli pubblicati da un quotidiano» e non è difficile risalire alla fonte, visto che a metà novembre è stato Il Fatto quotidiano a ricostruire le attività dei consulenti del ministero del Turismo. Negli articoli del Fatto si parlava, tra gli altri, come consulenti di Giorgio Medail e di Adele Cavalleri, tutti e due reduci dall’esperienza della Tv della libertà, la televisione fondata proprio da Michela Vittoria Brambilla. E, anche, tutti e due, con un solido passato in Mediaset, la televisione di proprietà di Silvio Berlusconi.