Il massacro della Costa d’Avorio
La polizia spara sui sostenitori di Outtara, il vincitore delle elezioni a cui il presidente Gbagbo non vuole cedere il potere
La polizia della Costa d’Avorio ha sparato contro i manifestanti, che erano scesi per le strade della capitale Abidjan per supportare Alassane Ouattara, il vincitore delle ultime elezioni presidenziali che non è ancora riuscito a insediarsi a causa dell’opposizione del presidente uscente Lauren Gbagbo. I morti accertati al momento sono quattro, ma secondo alcune organizzazioni umanitarie di base nella capitale sarebbero almeno quattordici.
«In ogni quartiere della capitale le forze di sicurezza sparano sulle persone» ha detto il capo del Movimento Ivoriano per i Diritti Umani, Drissa Traoré «quando chiamo qualcuno al telefono, riesco a sentire i colpi di arma da fuoco in sottofondo: sparano per uccidere». Un giornalista di Associated Press ha confermato di avere visto tre uomini morti, di cui uno colpito con un colpo in testa e due al petto.
Le elezioni di fine novembre dovevano essere l’occasione per riunire il paese e favorire la pacificazione dei territori, ma l’esito incerto del voto ha fatto nascere nuove tensioni tra le due fazioni che si sono confrontate. In un primo momento la vittoria era stata attribuita a Alassane Ouattara, ma dopo pochi giorni il presidente uscente Lauren Gbagbo ha contestato il voto e ha ottenuto dalla Corte Costituzionale un verdetto che di fatto ha sovvertito l’esito delle elezioni, attribuendogli un nuovo mandato.
Il 4 dicembre il presidente ha prestato giuramento per il suo nuovo mandato, scatenando le proteste degli oppositori guidati da Ouattara. Che ha a sua volta indetto una cerimonia per celebrare il proprio giuramento e ha messo in piedi una propria amministrazione. Il governo di Outtara al momento ha sede in un hotel della capitale ed è protetto dai soldati ONU,
Gbagbo non ha ancora nessuna intenzione di cedere il potere nonostante sia la commissione elettorale che le Nazioni Unite abbiano decretato ufficialmente la vittoria di Outtara. La settimana scorsa l’Unione Africana ha decretato la sospensione della Costa d’Avorio finché Gbagbo resterà al potere. Gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di adottare sanzioni contro Gbagbo, la sua famiglia e i suoi sostenitori. Negli scontri delle ultime settimane sono già morte almeno venti persone.
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