Il Mac App Store arriva il 6 gennaio
Consentirà di scaricare e installare i programmi sui Mac con un sistema simile a quello per gli iPhone
Apple ha da poco annunciato che il Mac App Store sarà online a partire dal prossimo 6 gennaio. Il nuovo servizio sarà del tutto simile all’App Store per iPhone, iPad e iPod Touch e consentirà a chi utilizza i Mac di trovare, acquistare e scaricare con maggiore semplicità i programmi per il proprio computer. Il Mac App Store sarà lanciato in contemporanea in 90 nazioni e offrirà sia programmi gratuiti che a pagamento suddivisi in diverse categorie come Istruzione. Giochi, Grafica & Design, Lifestyle, Produttività e Utilità.
Come funziona
Per accedere a Mac App Store sarà necessario scaricare un aggiornamento per il proprio Mac. Fatto questo, basterà cliccare sull’icona del nuovo servizio, che graficamente ricorda molto quella dell’App Store sugli iPhone, per accedere al sistema. Il Mac App Store proporrà in evidenza i programmi più scaricati e più graditi dagli utenti, gli applicativi gratuiti e le recensioni di ogni programma lasciate dagli utenti.
Individuato il programma che si vuole installare, basterà avviare il download, pagare se necessario, e attendere che il sistema faccia tutto il resto. Non ci saranno file da spostare, documenti da caricare o altre procedure complicate da eseguire, proprio come avviene per il download delle applicazioni per iPhone e iPad. Lo stesso varrà per la rimozione dei programmi. Mac App Store cercherà anche automaticamente gli aggiornamenti più recenti per i programmi scaricati. Anche in questo caso basterà selezionare il programma da aggiornare per ottenere l’ultima versione dell’applicativo.
Steve Jobs, il CEO di Apple, non vede l’ora di cominciare – almeno così dice:
«L’App Store ha rivoluzionato le applicazioni mobili. Speriamo di fare lo stesso per le applicazioni PC con il Mac App Store, rendendo facile e divertente la ricerca e l’acquisto di app per PC. Non vediamo l’ora di iniziare il 6 gennaio.»
Secondo i detrattori dell’iniziativa, il nuovo sistema renderà ancora più chiuso l’ambiente software per i Mac, vincolando maggiormente le società che producono programmi a Apple. Chi realizza i software potrà comunque continuare a distribuire i propri prodotti attraverso i normali canali di vendita, se lo vorrà.