I guai del Québec
La polizia indaga su presunti legami illeciti tra rappresentanti del governo e alcuni imprenditori edili
Il Québec è una provincia del Canada, la più estesa per superficie e la seconda più popolosa della Confederazione dopo l’Ontario. Fa parte della regione denominata Canada francese, la cui popolazione è prevalentemente francofona. Di fatto, costituisce una regione autonoma all’interno del Canada. La capitale del Québec si chiama proprio Québec, ma la sua città più popolosa e più nota è Montréal.
Dal 1960 la politica del Québec è stata animata a più riprese da un dibattito sull’opportunità di vedere riconosciuta la completa sovranità della provincia, che si è a volte manifestata nella richiesta dell’indipendenza completa dal resto della Confederazione, a volte nel rafforzamento dell’autonomia provinciale.
Nelle ultime settimane invece la provincia è stata al centro delle cronache della stampa canadese per uno scandalo di corruzione che ha coinvolto il suo premier, Jean Charest. La polizia ha aperto un’indagine ormai da un anno su presunti legami illeciti tra rappresentanti del governo e alcuni imprenditori edili ma la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sul caso è sempre stata respinta dal premier, che in questo modo ha finito per attirare su di sé critiche ancora più pesanti. Domenica scorsa, durante la trasmissione televisiva in prima serata Tout le monde en parle, il conduttore Guy Lepage lo ha salutato dicendo: «Gli ultimi sondaggi dicono che tre cittadini su quattro vogliono che lei se ne vada». Subito dopo uno degli ospiti ha rincarato la dose: «Quello che percepiamo è corruzione all’interno del Partito Liberale. È normale che si raggiunga un punto in cui perdiamo tutto il rispetto. Non riesco a capire il suo orgoglioso rifiuto di nominare una commissione d’inchiesta».
Secondo l’Economist, Jean Charest ha un buon motivo per non autorizzare una commissione d’inchiesta. Nel 2004, l’allora primo ministro del Canada Paul Martin istituì una commissione parlamentare per indagare su un altro scandalo di corruzione: i risultati di quelle indagini portarono alla caduta del suo governo e danneggiarono pesantemente il suo partito (Partito Liberale) nelle varie province del paese. Per questo Charest spera che le indagini della polizia bastino a fare chiarezza sullo scandalo di corruzione. Due delle più grosse imprese edili coinvolte hanno già patteggiato per evasione fiscale. Se invece Charest dovesse essere costretto a dare le dimissioni in seguito alle indagini di un’inchiesta parlamentare, le ripercussioni politiche potrebbero essere molto più pesanti e finire per scuotere tutto il paese. Il partito di Charest, il Partito Liberale, è l’unico partito federalista in Québec. Gli altri tendono tutti al separatismo. La minaccia indipendentista potrebbe quindi tornare a farsi sentire con più forza.