Teheran annuncia due giorni di vacanza, per l’inquinamento
La città iraniana si è fermata per l'altissimo tasso di smog nell'aria, che uccide 2.500 persone all'anno
La Commissione sull’Inquinamento della Città di Teheran, la capitale dell’Iran, ha annunciato che oggi e domani scuole, università, uffici pubblici e banche rimarrano chiusi a causa dell’altissimo tasso di inquinamento dell’aria. La decisione è arrivata al termine di una riunione d’emergenza presieduta dal governatore della regione Morteza Tamaddon. Gli ospedali, i servizi d’emergenza e le forze dell’esercito sono attivi, ma a regime ridotto tipico di situazioni straordinarie come questa.
La CNN scrive che ieri la linea dell’orizzonte della città era visibile a malapena. La città ha chiesto alle persone di viaggiare con i mezzi di trasporto e — soprattutto a bambini, anziani e chi ha problemi ai polmoni o al cuore — di non svolgere attività all’aperto. Chiunque sia obbligato a svolgere il proprio lavoro all’aperto, come ufficiali di polizia e tassisti, è obbligato a indossare la mascherina. Nonostante mercoledì scorso la città si sia già fermata per gli stessi motivi e durante questa settimana il traffico sia diminuito del 40 per cento, l’inquinamento ha raggiunto nuovi picchi record. Secondo il meteorologo della CNN Mari Ramos le condizioni atmosferiche potrebbero peggiorare ancora, a causa della mancanza di pioggia e dei venti deboli.
Il problema dell’inquinamento in Iran va avanti da decenni e Teheran, con i suoi 12 milioni di abitanti, è la città più colpita, con circa 2.500 morti all’anno per problemi di salute legati allo smog. Il governo sta lavorando a regolamentazioni che diminuiscano l’impatto dello smog creato dal traffico; le automobili sono circa 4 milioni, e secondo le stime sarebbero responsabili di circa l’80 per cento dell’inquinamento. Esistono già misure simili a quelle adottate anche da noi, come la necessità di permessi speciali per viaggiare in determinate zone e la guida a giorni alterni.
«Nel nostro piano a lungo termine per risolvere il problema dell’inquinamento, ci libereremo delle vecchie automobili e standardizzeremo la nostra industria automoblistica, migliorando la qualità dei carburanti e il nostro sistema di trasporti», ha detto Mohammad-Javad Mohammadizadeh, il direttore dell’Agenzia per la Protezione Ambientale dell’Iran. Mohammadizadeh ha aggiunto che il governo sta considerando l’idea di creare artificialmente pioggia e vento.