Le indagini su Marina Grossi

Carlo Bonini racconta di cosa è accusata l'amministratore delegato di Selex, moglie del capo di Finmeccanica

Le inchieste su Finmeccanica proseguono, e oggi su Repubblica Carlo Bonini spiega chi è Marina Grossi, capo di Selex e moglie di Pierfrancesco Guarguaglini.

Ora che la tempesta è cominciata, e i guai del Gruppo hanno la faccia di Marina Grossi e della sua “Selex Sistemi integrati”, di cui è amministratore delegato, in Finmeccanica le lingue si fanno biforcute, le fronde prendono coraggio. “La Signora” – così la chiamano in piazza Monte Grappa – conosce la nemesi dell’agiografia che si fa maldicenza, del sussiego che si fa irriverenza. Forse perché, qualcuno immagina che buttare a mare lei possa significare tenere in sella lui, il Presidente e marito Pierfrancesco Guarguaglini.
La storia della torinese d’acciaio che giovanissima si imbarca come ingegnere elettronico, che scala le gerarchie aziendali prima di diventare la moglie del Capo, le sue interviste celebrative di una vita di “eccellenza professionale” prima nel “Mbda”, poi alle Officine Galileo, quindi all’Alenia Marconi System (poi “Selex”), diventano improvvisamente indizi del loro contrario.
E questo con un occhio agli atti dell’inchiesta della Procura di Roma, che tratteggia la “Signora” tutt’altro che indipendente nelle sue scelte, stretta come è tra Lorenzo Cola, il “consulente” che non deve bussare alla porta di Guarguaglini e che con lui comunica con un “telefono cellulare dedicato”, e Lorenzo Borgogni, il capo delle Relazioni esterne di Finmeccanica che di Guarguaglini è da sempre l’alter ego. Quasi ne fosse sotto tutela. Comunque obbediente alle loro indicazioni che fanno di “Selex” il perno del Sistema di corruzione degli appalti Enav. E dunque: fin dove poteva arrivare davvero l’autonomia della “Signora”? E dove, al contrario, diventava cruciale il peso dei “consigliori” del marito?

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